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mercoledì 21 settembre 2016

1 mese in Svezia: lago Värner + LOST in¨Ikea!


E' già passato un mese da quel 21 Agosto in cui sono arrivata spersa alla stazione di Karlstad (Svezia), senza bene dove andare e competamente sfatta dalle 10 ore di attraversata tra aereo e bus con l'ansia costante di non sapere dove andare, di sbagliare o perdere qualcosa.
Insomma, sentimenti che tutti proviamo quando si tratta di lasciare l'Italia che sia per un viaggio o per un trasferimento definitivo.
Personalmente se quella sera non fosse stato per la ragazza bulgara che mi ha offerto ospitalità tramite Couchsurfing mi sarei buttata a terra a dormire vicino al barbone di turno.
Oggi, dopo la solita buona dose di ore passate all'università, avevo intenzione di unirmi al Language Café per praticare il mio svedese, che porello lui... se la potrebbe cavare meglio!
Però è successa la cosa più strana del mondo. Sono partita in ritardo e ho perso l'autobus che dall'università porta in centro e la mia poca buona volontà nel voler aiutare il mio svedese si è accasciata al suolo in maniera teatrale che manco le attrici cagne di Occhi del Cuore (viva Boris).
A quel punto ho detto tra me: perché non prendo l'occasione per completare la lista delle "cose da fare assolutamente a Karlstad"?
1. Vedere il Lago Värnen. Qualcuno che segue i miei post sa che Värnen è il lago più grande della Svezia, nonché la principale attrazione della cittadina in cui vivo.
2. Perdersi all'IKEA!!



Beh, l'Ikea svedese in Svezia vuoi non andarla a vedere? Santissimi lumi!
Spoilerone: è uguale identica a quella che c'è in Italia, sorry.
Inoltre a fine mese dovrò trasferirmi nella stanza al campus e NON è arredata e volevo vedere quanto mi costerà metterci un letto, una sedia ed una scrivania da quattro citti.
Ikea e Värnen sono a tre fermate di distanza o poco più quindi era fattibile in un paio d'ore.
Il lago è stata una sorpresa. Il bus c'ha lasciato all'interno di un camping e a due minuti di camminata si arriva alla riva. Devo dire che quella sponda del lago, anche se non ho visto le altre, è meravigliosa. Ovviamente di mercoledì a fine estate non c'era un'anima, solo due svedesi che abitavano in una casa accanto al lago e che a 15° si prendevano il "sole" in costume, accanto ad una piscina.... ps. ma c'hai il lago e ti metti con le spalle verso il lago accanto ad una piscina.... in costume.... con 15°C col sole che a mala pena riesce a penetrare le nuvole? Amo gli svedesi.
Un posto meraviglioso e magicamente deserto. Solo questi due e alcune anatre che ho disturbato su di un ponticello.
Le foto del lago le inserirò tutte in un post, ma qua ve ne lascio comunque qualcuna (compresa quella che ho messo come copertina).





Disgraziatamente non avevo macchina fotografica con me ma ho compensato con il mio ma fantaboloso Windows Phone, che avrà tanti difetti ma le foto se c'è una buona luce gli riescono piuttosto bene (l'unica ragione insieme alla resistenza che mi fa desistere dal buttato giù dal balcone).
Insomma, dopo questo giretto, l'Ikea era a due fermate di distanza e sono andata a fare un giro esplorativo. Non ho trovato il dannato shortcut per evitare la zona espositiva, il che mi ha fatto perdere mille mila ore di tempo... pero' ero così felice di essere in un posto familiare (pensa te!) che per stavolta non mi son arrabbiata. Insomma, miracolo dei miracoli sono riuscita a non comprare niente. Credo sia la prima volta che vado all'Ikea ed evito di comprare qualcosa... ero tentata da alcuni prodotti alla bottega svedese ma alla fine mi son detta "piglia sto autobus e tornatene a casa".
E niente, amici, questa è stata la mia giornata celebrativa del primo mese in quel di Karlstad! :)
Hej då! (arrivederci)




giovedì 8 settembre 2016

I miei primi venti giorni in Svezia


Ciao a tutti, ragazzi!
Come va, tutto bene? Ormai è un mese che sono arrivata a Karlstad, Svezia, Scandinavia (per essere precisi Fenno-Scandinavia). Qua l'estate (se così possiamo chiamarla) pare reggere con temperature sui 20° C verso mezzogiorno, che non credo sia male. Ovvio, a voi puo' non sembrar tanto pero' vi assicuro che è buono. Non si suda come dei cani, ma si sta bene, devo dire. Certo, i 20° C si raggiungono nelle giornate belle, col sole. Basta una nuvola di troppo e un po' di vento che senti immediatamente freddo. Miracolo che ancora non abbia preso l'influenza.
Un giorno senza sole puo' portare le temperature in picchiata, verso i 13/5°C, con un 5/6°C notturno. Grazie al cielo Karlstad è indicata nelle guide turistiche come una delle città più soleggiate della Svezia, e sembra effettivamente vero dato che i giorni di sole per ora sono stati decisamente superiori a quelli di brutto tempo.
Una caratteristica tutta svedese è il "tempo ballerino": un minuto prima pioggia, un minuto e dieci secondi dopo sole che pare di stare ad Ischia. Proprio oggi mi ero svegliata con un bel tempo soleggiato ed ora invece il cielo è coperto di nuvole che sembrano dire "non vogliamo far piovere, solo rovinarti la giornata!".
Ebbene si, perché oggi - dato che non ho lezioni - volevo andare al Lago Värnen, il più grande della Svezia, nonché una delle principali attrazioni e vanti della città e che - mortacci mia - ancora non sono riuscita a vedere. E' un po' distante dal centro e tra assignement e lezioni non sono riuscita ancora ad andarci. Ho iniziato a dirlo in giro e la gente ha iniziato a guardarmi tipo "ma stai bene?". Quindi dovrò colmare questa mia "lacuna" al più presto!
In questi giorni, in compenso, sono successe molte cose: ho dedicato un intero pomeriggio alla scoperta della città (finalmente) e ho fatto le foto che tanto volevo e che presto postero' e  la scorsa domenica sono andata al Moose Park (Parco degli Alci) grazie ad un viaggio organizzato dall'associazione studentesca. Dato che sarò libera fino lunedì postero' due o tre post dedicati a questi avvenimenti.
L'università procede bene: come avevo intuito dall'inizio le lezioni sono poche (rispetto all'Italia dove a Pisa facevo 6/7 ore di lezioni al giorno)... a volte tornavo a casa in treno alle 9 di sera.
Qua c'è molto lavoro individuale come vi ho già detto, e anche di gruppo.
Questi ultimi giorni li ho completamente dedicati all'assignment di gruppo. E' stata una sfida per me, dato che io a Pisa non sapevo neanche cosa voleva dire "lavoro di gruppo". Tanto che quando ho fatto l'anno scorso i colloqui per il lavoro e mi chiedevano "Per questa posizione è richiesto lavoro di gruppo. Hai esperienza? Come collaboravi con i tuoi compagni, quali sono stati i tuoi principali meriti?" ed io iniziavo sistematicamente ad inventarmi cose, perché all'università vigeva il "chi fa da sé fa per tre".
L'Università di Pisa aveva e ha tanti meriti, ma quello dello sviluppo del lavoro di gruppo non era uno di quelli, sfortuna vuole.
Come ho detto, è stato impegnativo. Sono una che non è proprio fatta per i lavori di gruppo, forse perché sono sempre stata abituata a far tutto da me e fare come lo voglio io.
Nel gruppo siamo una italiana, una vietnamita ed un libanese. Il trio perfetto. Le differenze culturali c'erano e rimangono però ce l'abbiamo fatta insieme e alla fine la mini ricerca è (credo, c è da aspettare il prof) più che discreta.
Sono dei ragazzi molto svegli e simpatici, e sono contenta (nonostante le divergenze) di poter essermi confrontata con loro.
Gli assignment saranno 4, uno più difficile dell'altro ("più strumenti avete, più dovreste essere in grado di fare un lavoro completo, più simile ad una vera dissertation" ha detto il prof); saranno tutti in gruppo ed insieme valgono 40 punti sui 100 finali per il voto.
In attesa dei risultati e della nuova parte del corso di lunedì studierò e mi rilasserò, e cerchero' di essere più presente nel blog.
Un abbraccio a tutti!
Franci


martedì 23 agosto 2016

Partenza per la Svezia

Oggi e' il gran giorno. Finalmente dopo un anno e più di attesa riuscirò a coronare quello che non è un sogno ma posso tranquillamente considerare una ambizione coronata: studiare in inglese ciò che mi piace all'esterno, in una delle nazioni che più mi affascinano, la Svezia.
Ancora non riesco a credere di avercela fatta, devo essere sincera. Sono molto contenta e c'è una ragione: prima d'ora sfortunatamente la maggioranza di ciò che è successo nella mia vita è stata o una scelta quasi obbligata o un percorso non aspettato (come il mio anno in Polonia), ma in questo caso le strade che potevo percorrere erano una ventina e una buona parte più facile da percorrere, e non posso di certo lamentarmi del risultato che sono riuscita ad ottenere a seguito dei miei sforzi. Questo non mi rende di certo speciale, ma sicuramente ciò mi dà una sicurezza psicologica che credo mi sarà molto utile quando poi affronterò in futuro momenti delicati nella mia vita.
La mia amata Ryanair mi dà la possibilità di partire da Orio al Serio ed arrivare in quel di Goteborg Landvetter. Da lì strada non troppo complicata: autobus fino alla stazione dei treni, da lì posso prendere il treno per Karlstad. Arriverò molto tardi ma grazie a Couchsurfing sono riuscita a trovare una ragazza bulgara che mi molto gentilmente mi ospiterà. Per gli ostelli era difficile: la reception chiudeva molto presto, ed era impossibile poter fare il check-in in tarda serata, e l'opzione hotel sinceramente era troppo dispendiosa (ho visto del 100/120 a notte come se piovesse). Spero tutto vada per il meglio. Sono “agitata”, ma di quell'agitazione buona, che fa bene prima di una nuova avventura come quella che sto per vivere. L'aereo mi aspetta, vediamo cosa succede!
Questi giorni saranno difficili, entro tre/quattro giorni pero' potro' aggiornarvi sulla situazione direttamente là, raccontandovi le prime impressioni.
Fra