sabato 5 novembre 2016

Comunicazione di servizio: abbandono di Blogger

Salve a tutti,
dopo tre mesi di centinaia di parole scritte, sono arrivata alla conclusione di trasferire il mio blog su Wordpress.
Blogger è una buona piattaforma ma ha molti svantaggi e facendo un blog "prova" su Wordpress mi sono trovata meglio sia come grafica che come facilità di gestione e veridicità dei dati fornitimi dalla stessa piattaforma.
In questi giorni completerò il trasferimento ed inserirò qui il nuovo link.
Ovviamente spero di potervi rivedere tutti lì e poter interagire più facilmente, un abbraccio.
Fra

mercoledì 2 novembre 2016

Swedish Halloween

In Italy Halloween is considered as some sort of American/English/Creepy-and-Not-Really-Useful celebration. So, in the majority of the cases we feel it as no sense. In fact, it is not the typical globalization-commercial stuff, but it has really interesting background and ancient origins and I was really surprised about it.
Halloween, no matter how much it is ancient, has anything to do with Italian tradition, it is something foreigner that we do not really understand. But as every American-related stuff we finish to incorporate it in a way or another. We have this kind of osmosis process that starts automatically.
And in the last years the number of people celebrating it is increasing rapidly.
Personally I have been always member of the I-Do-Not-Really-Care-Leave-Me-Alone-Life-It-is-Already-Shitty-Do-Not-Make-It-Worst-With-This-Creepiness-What-Is-Wrong-With-You-Folks.
Yeah, it's a long name, we should make it shorter.
Talking seriously I am not against but not even particularly enthusiastic, also because nobody never tried to convince me that Halloween was nothing more that a commercial celebration.
In Sweden it is different. Also if it is a Celtic tradition that have nothing to do with Vikings or every Sweden-Related-Stuff, here Halloween is celebrated, much more than in Italy and taken seriously
From what Swedes told me, I can say that also for them it started to be consider in the last 20 years but it is now established, gaining more popularity apparently than in Italy. In Karlstad there were parades and I saw during that days a lot of people wearing costumes in the streets. In my university they decorate the library and instead of the pumpkins there were also mandarin decorated as Halloween pumpkins. They were really nice to see and I brought one at home... and you have imagine its destiny.

Spoiler: eaten.


Halloween's night there were different theme parties regarding it, I spent the night in a campus party and there were hundreds of students wearing every sort of costume. Obviously the very same day I was searching for a good narrative book in the library and... I went to the english section and without looking for it - i swear - I found Interview with the Vampire and I saw it as a sign from the destiny.


Una foto pubblicata da Francesca Tognetti (@francioletta) in data:

I saw the movie several years ago and I hope the book it is going to be better.
I will feel to come back to my crazy fangirling for the Meyer's saga, Twilight. My god, I was SO into it!
So, yeah, Swedes tend to like Halloween: celebration with moderation is the motto. And for the first time in my life I was able to feel it and see it happen... yes, its kind of cool... but a lot of years is to bring me to wear a costume for it.
I hope you spent a good Halloween. :)

Back to Italy for Christmas!

La Spezia, my hometown by night. Source: Sailpost

Finally the university published the time schedule for the next courses and I have been able today to start to look for a flight to come back to my country.
I always check Ryanair firstly because in the route Goteborg - Milan Bergamo is good (two flight per week) and you do not have to change.
So, I checked and no available seats. And I started to look for every single possible combination for every low cost company... also Rome as destination - that is quite far from my city - but i found NOTHING till March. I was... shocked.
And I started to get in panic (as always - I am really an anxious person, I have to admit) and I pictured myself alone in the campus the Christmas eve. Not the best, to be honest.
I really like this quite and pacific Swedish city but I really need to stay with my family. Last Christmas I was not able to return to Italy because of a misunderstanding with my boss (really, it was so disappointing) and, obviously, Italian Christmas is full of traditions and especially amazing food and a lot of good mood. It is also in Poland if you have a family, but if you are alone it is quite different and sad.
So, I could not accept it and I started to look for other companies, and Lufthansa saved me.
I have never been talking a flag carrier before, always low cost companies as Ryanair or Wizzair. Not because I am poor (and I am not rich) but because I have been living in small cities and these companies are the best when you do not have interest in the main hubs, and you do not really want to change one or two times (I am going to hate so much this part of the trip, I already know!).
So, I am going to spend almost 20 days at my hometown. I am really happy about that. Cannot wait!
It is going to be freaking crazy because I will have to take the train from Karlstad to Goteborg and spend 4 hours during the night in Goteborg's train station and after I will have to go from Milan to my city but it is doable. I am going to lose one lesson and I will come back to Karlstad the afternoon before the presentation of the assignment regarding that lesson and I will be dead... but it is totally fine. Worth it!
#goodnews

domenica 16 ottobre 2016

La particolare concezione di privacy in Svezia

In Italia siamo abituati ad un certo livello di privacy, come è giusto che sia, quindi nessuno dal tuo nome può risalire ad altri dati, a meno che lasci che Fb lo faccia per te.
Ieri per caso ho messo il nome di un professore su Google per trovarne la mail e mi sono ritrovata vari risultati riguardanti "hitta.se" o "eniro.se". Entro e trovo informazioni abbastanza dettagliate però sembra un profilo generato automaticamente, tipo Pagine Gialle.
Con la pulce nell'orecchio decido di cercare il mio nome e mi trovo su hitta.se.
Questa la schermata dopo aver cercato "Francesca Tognetti" sul portale.



















Data di nascita, indirizzo, interno, piano, le persone con cui convivo, i miei vicini (e i dati, come i miei, di tutti i miei vicini), mappa con indicazioni su come arrivare a me, numero di telefono e persino l'onomastico. Gruppo sanguigno ed albero genealogico e stai apposto.
Il mio numero di telefono non c'è indicato perché quando arrivai diedi l'italiano e molto probabilmente il sistema non lo ha riconosciuto valido e non lo ha inserito, ma ho visto i profili dei miei ex coinquilini e il telefono c'è tranquillamente. Ex coinquilini perché lo Skatteverket, l'Agenzia dell'immigrazione, non ha ancora aggiornato i dati e ho ancora il vecchio indirizzo indicato su hitta.se.
Finché uno sia chiama Hans Svensson (nome super comune) e abita a Stoccolma (la capitale) magari la ricerca si fa un po' difficile ma se sei straniero ed abiti in una piccola cittadina, cinque secondi ed il gioco è fatto. Su hitta.se, metti il nome e te li suggerisce anche. E se ti chiami Francesca Tognetti non è che hai tanta concorrenza.
Ieri sera ho chiesto aiuto ad un gruppo di italiani in Svezia e uno di loro addirittura mi ha indicato un sito, ratsit.se, dove è possibile sapere il reddito annuo del tuo vicino o di chiunque tu voglia.
Privacy, ti ho voluto bene.
Non voglio gridare allo scandalo del secolo o mobilitare l'Ambasciata italiana né giudicare la trasparenza svedese però effettivamente mi dà un po' noia che i miei dati siano accessibili a chiunque sappia che sono in Svezia e conosce il mio nome e cognome. Con quale diritto queste persone possono sapere i miei dati?
Basta che si metta francesca t che ti dà anche i suggerimenti nel caso non te lo ricordassi bene e avessi dei dubbi.


Insomma, questa cosa mi sta dando abbastanza noia ma dimostra quanto effettivamente il concetto di privacy cambi dalla nostra Italia alla Svezia, e dovrebbe far riflettere sui motivi perché ciò avvenga.
Chiedendo in giro ho scoperto ovviamente che è tutto legale, che quando si va allo Skatteverket a dare i proprio dati questi diventano di dominio pubblico e che anche molte persone famose hanno il loro profilo su hitta.se. Punto.
Il fatto che per gli svedesi sia normale una cosa del genere fa pensare molto, e forse fa pensare specialmente a quanto ognuno si faccia gli affari propri, senza andare a curiosare nella vita altrui. 
Quante volte ho visto nella vecchia zona residenziale le case davanti dove la gente mangiava, si divertiva o faceva i propri affari senza tirare le tende (qua non esistono le persiane), forse sapendo che il vicino gli affari loro non se li sarebbe fatti perché loro stessi di andare a ficcanasare in quella degli altri proprio non ne hanno l'istinto. 
Si facesse una cosa del genere in Italia? Dio ce ne scampi davvero. Ognuno a guardare il reddito del vicino di casa o del cugino. La Nazione andrebbe al collasso. 
Insomma, se da un lato questa cosa personalmente non mi fa piacere, dall'altra sono contenta di aver scoperto (anche se a mie spese) un lato molto interessante della Svezia, che svela effettivamente molto sulla loro mentalità.
Voi che ne pensate? Fatemelo sapere, e mi raccomando, se avete conoscenti in Svezia sappiate che potete andarli a stalkerare quando volete, chiamandoli alle 2 di notte o piazzando mortaretti sotto casa loro.
Buon divertimento!

sabato 15 ottobre 2016

Italia, ti lascio, ho trovato un altro

Sono andata via dall'Italia.

Fonte: www.millionaire.it 

Si, come molti altri.
In questi giorni volano cifre astronomiche sul numero (ufficiale) di giovani (e non) che lasciano il nostro Bel Paese per andare a cercare fortuna all'estero, e ho visto in internet commenti di italiani che, forse non capendo, ci etichettano come "vigliacchi", "maledetti", "non sono cervelli quelli che se ne vanno, ma idioti" e mi sento in dovere di dire la mia.
Premetto che amo la nostra Italia, il nostro paese, la nostra cultura, il nostro cibo, il nostro clima, le nostre tradizioni. Amo, per quanto non lo ammetta, l'Italia. Non è difficile capire che paese meraviglioso sia, con bellezze naturali che vanno dalla Scala dei Turchi alle Dolomiti.
L'Italia è una botte piccola, ma ci sta il vino buono. Lo sanno tutti, da Hanoi a Sydney, da New York a Tokyo. E che vino! Un Barbera o un Nero d'Avola?
Siamo belli da morire, e proprio per questo sono andata via. Si, l'Italia è un paese meraviglioso e vederlo in questo stato fa male. Mi sono stufata di sentire i telegiornali, mi sono stufata di sentire i giovani come me piangere la crisi ma non fare niente per cercare un lavoro, mi sono stufata di sentire Renzi tagliare a destra e a manca, mi sono stufata dei politici corrotti, della mafia, mi sono stufata del sistema Italia dove fregare è cool, mi sono stufata dell'università, dove studi un botto, stai sui libri come un cretino per ore, ore e ore e alla fine non ricordi niente perché la tua mente è talmente incasinata da quelle mille pagine che alla fine tanti saluti, mi sono rotta i cabasisi (Montalbano docet) dei particolarismi regionali dove nel 2016 ci sono siciliani che all'iniziativa britannica di categorizzare i meriodionali urla al "finalmente!" non capendo che è puro razzismo, che affermano che loro "no, non sono italiani", così come odio la Lega e coloro che dicono che la Liguria, la ragione da cui vengo, solo perché ha il mare (e i padani hanno bisogno dello sbocco al mare manco fossero la Russia) non è considerata "terronia", che dovremmo essere contenti di essere "la Spiaggia dei Milanesi", con gente che è convinta che gli immigrati clandestini ricevano davvero quei 30 euro di cui si parla e non che vanno invece in mano a finte associazioni benefiche che ci fanno la cresta. Andate a cagare. Questo dico.
Vedo cose per me inaccettabili, e parlare con la gente mi fa male perché ho visto tanto particolarismo e stupidità. Discutere mi sembra una perdita di tempo. Abbiamo sempre avuto uno Stato Sociale buono, dove i vantaggi erano molti, dove copriva la maggior parte delle spese del cittadino, dove c'erano garanzie.... il problema è che se c'è qualcuno che si mangia i soldi o la gente non paga le tasse i conti a fine mese non tornano. Fai finta di niente per un po' e poi cade il castello di carta. L'Italia non funziona, non funziona non perché Renzi è andato alla Ruota della Fortuna o Berluconi è un industriale che ha sfruttato lo Stato per i propri interessi ma perché qualcuno li ha voluti lì. Qualcuno (ovviamente non tutti, sia ben chiaro) per anni ha votato Berlusconi perché aveva comprato qualche giocatore per il Milan ed è questo il problema. E' la gente. La gente non crede in questo Paese, la gente se ne frega: non pago le tasse, non faccio lavorare mia moglie perché è una donna, non studio italiano perché tanto ho il mio dialetto, ecc.
Colpa dello Stato non presente o delle persone, degli Italiani? Personalmente credo sia difficile rispondere e vorrei che mi diceste voi di più.
Io a 22 anni sono andata in Polonia: avrei dovuto stare due mesi, ci sono stata un anno e mezzo, e successivamente, incoraggiata dall'esperienza, ho deciso di trasferirmi in Svezia per conseguire la specialistica.
Ho voluto vedere come è il mondo, avevo bisogno di stimoli e di "aria fresca" perché l'Italia riesce davvero ad essere una cappa dove io mi sentivo risucchiata, e questo lo ho realizzato solo dopo essere arrivata in Polonia. Ogni persona che lascia il proprio paese ha diverse motivazioni e generalizzare non è un bene. Non sono una vigliacca, ho avuto bisogno di iniziare a lavorare serenamente, di vedere nuovi posti, di confrontare e capire cosa davvero sta succedendo nel Bel Paese. Il mio mondo e il mio modo di vederlo è cambiato, mi sento cambiata, ed in meglio, so affrontare un colloquio di lavoro, so lavorare in team, so cosa vuol dire guadagnarsi la pagnotta (non ho mai chiesto un euro ai miei mentre ero in Polonia), so cosa vuol dire finanziare i proprio studi. Tornerò in Italia dopo questi due anni in Svezia, ho deciso che proverò di nuovo ma del risultato ancora non so e potrebbe succedere che espatrio di nuovo. Non posso far progetti fin da ora perché non avrebbe senso, la vita è meravigliosa proprio perché imprevedibile. Io lo vedo così poi ovviamente quando raggiungerò i 30/40 anni la mentalità di una persona cambia e la stabilità è quello che si ricerca, ma per ora un po' di imprevedibilità non lo vedo un male.
In questi anni la mia mente si è aperta: ho sperimentato cucine di tutto il mondo, ho conosciuto gente da tutto il mondo (Siria compresa). E se le persone conoscessero quella gente, i Siriani, avessero il buon ardire di entrare in contatto con loro capirebbero forse un po' di più il loro dramma. Non sono per "emigrazione è sempre bella", "accogliamo cani e porci", ovvio, ogni paese ha i suoi interessi, quindi va debitamente controllata, ma vedere la gente che non capisce quello che sta succedendo in quei paesi e parla a vanvera mi fa incazzare. Se si parla su un argomento è buona norma conoscerlo. Altrimenti si tace. Questa dovrebbe essere la regola, ma vedo tanta mancanza di conoscenza sull'argomento o di gente che non vuol capire. E se in Polonia ed in Svezia sono riuscita a confrontarmi con le persone in maniera costruttiva, in Italia mi riesce estremamente difficile. E questo vedere all'interno, nel proprio orticello è una delle cose che non amo per niente dell'Italia. Perché poi quando la gente vede a Nizza qualcuno che si fa esplodere pensa che l'ISIS è non meglio precisamente araba e che allora tutti gli immigrati sono m***a.
L'ignoranza fa male, più delle armi.

giovedì 13 ottobre 2016

8 cose da sapere sul Premio Nobel



1. Chi è Alfred Nobel, l'ideatore del Premio
Nobel fu un industriale svedese, nonché globalmente conosciuto come inventore della dinamite. In vita fu molto tormentato dagli effetti che le proprie scoperte avrebbero avuto sul genere umano.
Nel 1888, in uno degli stabilimenti avvenne un'esplosione: muore suo fratello Ludvig. Alcuni giornali affermarono erroneamente la morte dello stesso inventore, uno dei essi lo definì senza mezzi termini Trafficante di Morte. Questo ebbe un grande impatto sulla coscienza dell'inventore, portandolo con la sua morte all'istituzione del Premio. Negli ultimi anni si trasferì da Parigi, dove era stato etichettato come "soggetto pericoloso", a Sanremo, dove morì per emoraggia celebrale nel 1896. Nobel nelle sue volontà testamentari definì in maniera dettagliata le modalità di attribuzione dei Premi.

2. Il Premio Nobel è anche norvegese
I premi sono attribuiti da varie istituzioni. La maggior parte di esse sono svedesi, mentre una è norvegese: si tratta del Comitato per il Nobel Norvegese. Ne fanno parte cinque parlamentari norvegesi. Fu lo stesso Nobel a stabilire così, e il Parlamento dovette creare un organo apposito.

3. Chi decide?
Come detto ci sono verie istituzioni chiamate in causa da Nobel, ed egli stabilì anche i Premi che ognuna di esse avrebbe dovuto "elargire".
All'Accademia reale Svedese delle Scienze i Nobel per Fisica e Chimica, e quello per l'Economia; il Karolinka Istitutet, una università medica svedese, si occupa del Nobel per Fisiologia o Medicina; l'Accademia Svedese si occupa di quello per la Letteratura, mentre il Comitato per il Nobel della Norvegia assegna il Premio per la Pace.

4. La cerimonia
La cerimonia si terrà il 10 Dicembre, ma come vedete i nomi stanno "uscendo" in questi giorni, in Ottobre. Non c'è una unica data per la comunicazione dei vincitori: del Nobel della Pace di quest'anno sapevamo da un po' di giorni, per quanto riguarda quello della Letteratura a Dylan lo abbiamo saputo solo oggi.

5. No al Premio per Economia e Matematica
Nobel non previde nel testamento un premio per queste due discipline. Se per la prima la Banca Nazionale Svedese istituì il Premio tramite un fondo apposito nel 1969, per la seconda un Premio ad oggi non è ancora previsto.

6. Compensi
Sono previsti dei premi in denaro, ancora oggi finanziati con il lascito dello stesso Nobel, a parte il Nobel per l'Economia. Ad oggi si tratta di 900mila euro, dopo una riduzione del 20% della somma a partire dal 2012.

7. Non solo persone
Così come persone, anche istituzioni possono vincere il premio. Esempio ne è il Nobel per la Pace 2012 assegnato all'Unione Europea.

8. Nobel? No, grazie
Come si puo' averlo così si puo' decidere di rifiutarlo, come è giusto che sia. Così è successo. I casi si contano sulle dita di una mano, e Jean Paul Sartre è uno di quelli. Perché? Lo stesso scrittore lo rivelò: "Nessun artista, nessuno scrittore, nessun uomo merita di essere consacrato da vivo, perché ha il potere e la libertà di cambiare del tutto. Il Premio Nobel mi avrebbe innalzato su di un piedistallo allorché non avevo ancora terminato di fare delle cose, di esercitare la mia libertà, di agire e di impegnarmi in prima persona."
Una cosa bisogna dirla: non tutti avrebbero avuto il coraggio di portare avanti le proprie idee rifiutando uno dei massimi riconoscimenti al mondo, anche se molto di ciò è sull'onda del narcisismo.
Così come c'è chi lo accettò contro voglia su spinta della moglie: il caso di George Bernard Shaw, scrittore irlandese, che però non accettò il premio in denaro, affermando: "posso perdonare Alfred Nobel per aver inventato la dinamite, ma solo un demone con sembianze umane può aver inventato il Premio Nobel". 


sabato 8 ottobre 2016

Eating an ice cream at 3°C? Done. ✓

Yes, you heard it well. Last days in Sweden were extremely cold (for me, obviously). I was able, from my window in the old house, to see in the morning the ice on the roof in front of me. It was INCREDIBLE.
I will show you the picture because one friend of mine wasn't believing it.


I mean, if you are a Scandinavian reader it is nothing but for me, as Italian, in the first days of October see something like that was completely blow-minding.
Today it is quite okay, like 7°C in the morning, but like three days before we were at 1°C. Just 1. And I was freezing while I was waiting the bus that terrific morning. In my hometown in Italy there were the same day minimum 16°C. Checking in the last month, I had been able to see that usually there is a difference of 10°C. An thank god i'm from North Italy.
But i am surviving. I had been one day with a light fever because of someone that "infected" me in the library, but i am surviving. And generally i'm really a sickly person.
Few days ago, during the lunch break i met a friend of mine and she was excited because outside there were different promotional stands, giving stuff for free.
So, as we say in Italy, "to a donated horse you don't look in the mouth", and we went outside.
The day was one of the coldest one I experienced from my arrive in Karlstad, but at the same time because we are in the "sunny city" there was an amazing sun (it is normal in here, it's for a reason that they called the city like that).
I'm starting to think that swedish sun is like the Teletubbies' one, made with photoshop or something like that. It like this sun but when it comes to what it should do (heating) it is totally fake!
Btw, these were the stands (yeah, people is not dying freezing but i checked the weather in real time).


The funny thing of that is that there was a guy distributing ice creams... yes, ice creams. And we took them. I was like "okay, i have it in my head, but can I eat it?", i checked the temperature and it was 3°C, but it was so tempting that I decided to dig in! I swear that my mouth, staying outside, in contact with the ice cream, was an ice cube but it totally worth it. I love Algida brand (in Sweden it changes name in GB Glace), and there is nothing that could distract me from eating one of its ice creams, also in January, also if there are -20*.
So, between the things we got, there is a 4 colors: now, finally, i will have the chance to feel like Paolo Bitta (italian Camera Café's character).
My life is complete now.
That's it.
I want to clarify that Algida or spanish Frigo or GB Glace, whatever is its name, didn't payed me for the promotion (joking again, get used to it).
See you guys, and if you need info about Sweden or would you like to know more just ask me in a comment.
Bye!

Moving to campus - part 2

As I told you I moved to the campus, and the same day I went to Ikea. I have here a friend that has a car, so he would have been able to help me out with all the furniture but he was out of the town in these days, so... how to do that? My plan was: buy the mattress, the  and the pillow and nothing more. Wait two days and he is going to help you with everything else. You have to know that I could ask Ikea to do that but it could take 4/6 days. And in the meanwhile? What could I do? Nothing. I brought everything in the bus with me. The mattress was rolled, and the rest (i do not know how) I was able to put in the backpack. So, you can imagine how I was looking to people but I am not the kind of person who cares about what people could think. So, I bought everything to my room (thank God it is really close to the campus bus stop) and waited 2 days. My friend returned and on Friday, after handing our assignment, free as birds, ready for the weekend, we went to Ikea. We bought table, bad (the structure), curtains, and what I need for the kitchen. It was nice and funny. 
Outside Ikea, we survived!
                         
Stuff arrived safe and sound in my room

It was the first time I was really buying real furniture from Ikea and I was feeling excited. When he left I was like jumping in the room. I could be childish but it is true. I was finally starting to create my room, my personal space. And I was excited to buid the furniture on my own. But... as it happens in the best tales, nothing last for to long.... and after 1 hour spent in assembling the chair you can imagine how tired & upset I was feeling.

                    The delirium after I started to "create" the chair
But I really wanted to finish it... so, I started to "dig in" but at 1.30am the bed wasn't done. And I gave up. I slept on the floor for the 3rd night. The following morning at 7am I woke up and I finally made it. It was thought and I realized after to have forgotten some pieces like the strips I should be supposed to use to asset the slats. But... who cares, not a lot I think could change. And I am not going to destroy everything for some bad quality strips, sorry. I tried to jump in it, to see how resistant it is and it worked out: i am alive, writing to you, so without jumping again should be super okay.  
The same day we went to different second hand shops. He also moved recently and he needed to buy the furniture. Here in Karlstad there are a lot, they are quite popular (in Italy not really much). And I was looking for something to decorate my room, something funny, simple and colorful. And I spotted a really wonderful (for me) painting. My God, i saw it and I was OH MY GOD, I LOVE YOU SO MUCH! I am not really an "art fan". 
The purchase of the century (lol)
Never bought one painting before in my life but that one was for me wonderful and it was costing 50 kronor (something like 5 euros). As you can see, it is really simple and so "swedish", just a nature landscape, but the colors are so well assorted and I love how the light was painted in the trees... I am really ignorant about art, and probably some art exspert could say it is the worst painting ever. I do not care, I really like it. It gives me a really quite and relaxing "state of mind". You can't see it in the picture but in the left corner there is the name of the author. 
Thank you Micael, no matter who are you.

Moving to campus - part 1



Hi everybody,
sorry for the long absence but in these days I had to move to the campus, go to the language course and i have a group assignment to hand-in and I didn't have a lot of time to write.
Yeah, you heard well. Finally I have the room in the university campus. The type of the room I have chosen is the one in the corridor, shared flat with other thirteen people.
After one month in a Swedish family, i obtained the room from the 1st of October. But because the office was closed on Saturday - because the 1st October was Saturday - i had been able to pick up the 3rd.
If you are a free mover, as me, in Karlstad university, your room is empty. That's means that for the furniture is the student that has to pay for it.
So, because the 3rd was a delicate study day, I did not have time to go to Ikea or whatever to buy it and I didn't want to sleep on the floor at the end i decided to move the 5th of October staying few days more with the family.
The 3rd I picked up the keys in the lunch break and I visited for the first time my new room, that is going to be mine for the next two years (hopefully).
Good sizes:
1. quite cozy and new;
2. two windows, so a lot of light (only the rooms in the corner have them);
3. my private bathroom (it is the first time in my life that i don't have to share it, i feel like a queen now!);
4. little private fridge, that is confusion because all the time you go to the common kitchen you have to bring in and bring back the food. But at the same time you have your fridge, you put whatever you want and if you want something to eat you do not have to move your ass;
5. you can choose the furniture you want and personalize it
6. quite, never heard screaming or people partying in my corridor for now (lets hope for the best in the future)
7. almost all my friends are studying in the university and obviously they live in the campus, and finally I can meet easily with them without any drama as before
8. now i'm like 7 minutes by walk from the university (before 20 mins BY BUS)

Bad sizes:
1. quite small because of the private bath but to be a corridor and for the price I am paying it is fair
2. you have to buy everything by your own (bed, table, chair, and also the internet router...) and it is a lot of money here
3. 14 people in a corridor is a lot (but in 3 days i was able to glimpse five of my flatmates, and I was able to present myself to one of them but I do not even remember his name, and the kitchen is literally empty almost all the day. People just make food there and they leave. And also on Friday no people in the kitchen screaming, no a sound from the kitchen, really. I was living with 4 people in Pisa and it was much more messy that these corridor, and we were really quite girls! I'm amazed by Swedish people!
4. it is far from the center (if you want to go by walk you can take 1 hour, so you need always the bus)

Pictures fom the first day:
Entrance
The "fridge" side
View to the room from the entrance side (no the window is not crooked, it's just me in a hurry)
Bath (mmm, yeah, interesting!)
As you can see it is nice and the good sizes overcome the bad ones!
So, that's my new room. I am more than happy now here, I really feel excited for my new space, and I can not wait to settle down definitely.
I will create a post (moving to campus 2) in which I will show you how I furnished it... and i hope you are going to give me good suggestions.
See u!

domenica 2 ottobre 2016

"Winter is Coming", at least in Sweden

La Svezia è una Nazione meravigliosa. E se chiedi a qualche non svedese di dirti la prima cosa che gli passa per la testa quando dici Svezia, la prima cosa sarà probabilmente tra le seguenti "freddo", "ikea", "alberi" o "polpette dell'ikea".
Esperimento sociale fatto da me.
(Tengo a precisare che nessun animale è stato maltrattato durante lo svolgimento.)
Meglio dire il disclaimer per tutti gli animalisti in sala, non si sa mai...
Battuta del giorno archiviata, non è successo molto in questi giorni. Sfortunatamente a causa dell'influenza, presa probabilmente in biblioteca, non sono stata in grado di uscire di casa e sono rimasta rintanata sotto le coperte come un tasso in letargo, mentre fuori la situazione in quanto a livello di gelo è peggiorata parecchio.
Stamane siamo arrivati alla modica cifra di 5 gradi alle 10 del mattino. Ora alle 11 siamo a 7. Con una massima che Google caro prevede aggirarsi intorno ai 12.
E fuori c'è un bellissimo sole. Immaginatevi se non ci fosse. Ancora non ho messo il naso fuori per poter godermi a pieno questo bel teporino ottobresco (esiste sto termine? mah) però ho dovuto aprire le finestre per cambiar aria di tanto in tanto e non è stato piacevole.
Parevo Gandalf contro Balrog a Moria solo che invece di avere uno scettro tenevo il phone e il mostro era il freddo scandinavo che entrava dalla finestra.



La cosa meravigliosa, e non scherzo per niente in questo caso, sono i nuovi colori che in questi ultimi giorni la natura svedese sta lentamente acquistando. Il verde sta lasciando spazio al rosso e al grigio e presto, sono sicura, sembrerà di stare in una fiaba. L'autunno mi porta quel senso buono di nostalgia e malinconia che, ammetto, adoro.
Come di qualcosa che sta passando ma che è giusto che sia così... perché sai che è nella natura delle cose.
La trasformazione non è completata, ma sta rapidamente avvenendo e provvederò a documentare la bellezza della natura con la mia macchina.
Oggi, ritornando alla rubrica #progettidelgiorno, dato che l'influenza mi è per lo più passata credo che potrò (finalmente) uscire in quanto ho notato che in casa riesco a fare poco rispetto a quello che dovrei per quanto riguarda lo studio quindi nel pomeriggio prenderò l'autobus e resterò nella biblioteca dell'università fino a tardi suppongo. Tanto chiude a mezzanotte l'aula lettura. Meglio, così riesco a rimettermi del tutto in pari con gli studi!
Per la rubrica #grandinovità niente di che in vista. A casa grazie al cielo, per quanto riguarda il problema di famiglia, pare si stia risolvendo pian piano quindi non sarà necessaria la mia presenza a casa nelle prossime settimane come avevo temuto. E' terribile stare a 2000 km dai tuoi e non poter fare niente quando qualcosa di grave succede.
Stessa cosa vale al contrario per i miei genitori, inoltre per me c'è la paura che se mi succede qualcosa sinceramente non so bene a chi davvero rivolgermi e so che i miei genitori non potranno essere qui ad aiutarmi.
Non sto dicendo niente di nuovo, lo so.
Effettivamente invece per quanto riguarda la stanza che ho dal 1° Ottobre al campus, ancora non vi ho avuto accesso perché Sabato e Domenica l'ufficio è chiuso (mannaggia a voi!) pero' mi hanno scritto di andare da loro domani all'1 del pomeriggio così finalmente avrò quelle benedette chiavi.
Il problema è che è completamente vuota la stanza quindi domani sul tardi mi dovrò catapultare all'Ikea come una pazza e farmi arrivare la roba nel minor tempo possibile.
Ancora non ho realizzato che entro tre giorni dovrò lasciare la stanza della famiglia svedese (che terrò fino al 5) ed andare al campus, wow. Non mi sembra vero. Vi farò sapere di più.
A presto e buon Ottobre a tutti!

venerdì 30 settembre 2016

Prima lezione di svedese... con la febbre!

Care amiche e cari amici,
forse non ve l'ho detto (sono successe moltissime cose negli ultimi giorni) ma ho fatto richiesta per lo SFI, Swedish for Immigrates proprio pochi giorni fa, cioé il corso gratuito di svedese organizzato dal comune.
Iter? Semplice una volta che hai il codice fiscale svedese (personnummer): ti presenti all'ufficio indicato sul sito e in tre secondi, basta dire SFI, e sei iscritto. Grazie al cielo il corso iniziava oggi, il 29, quindi sono arrivata a filo altrimenti avrei dovuto aspettare mesi.
Lo SFI, come ho detto, è il corso base gratuito di svedese che i comuni offrono agli immigrati, per aiutarci ad "integrarci", se così si puo' dire.
Ti chiedono quanto hai studiato, quanto svedese sai, quando sei arrivata/o, perché vuoi studiare questa lingua. Domande di routine.


I tipi di corso sono tre: 1, 2, 3. 1 per chi non sa né leggere né scrivere, fino al 3 dove si hanno lauree o licenze superiori.
Ogni "tipo" ha diversi livelli al suo interno: il 3, il più "avanzato" ne ha due: 3C, 3D, come potete vedere dall'immagine. Il 3C è con l'intento di arrivare ad un livello A1/A2, il 3D di arrivare ad un B1. 
E' un po' complicato, lo so. Io staro' nel 3C per 45 settimane, nel 3C per trenta e alla fine di ognuno farò un esame. Io ce la metterò tutta. Come ho detto tante volte, sono stata un anno in Polonia e non essere in grado di parlare mi ha sconvolta. E non voglio ripetere una esperienza simile.
Ieri quindi sono dovuta andare là, il problema è che mi sentivo malissimo in quanto la stessa mattina nella biblioteca dell'università ci doveva essere qualche virus che circolava e me lo sono preso. Morale? Brividi, freddo, e febbre. Oggi sembra che non ho più la febbre anche se nn mi azzardo ad uscire di casa nonostante la bellissima giornata (grazie al cielo non ho lezioni all'università).
Ieri, con tutta la sfiga che c'ho, era una giornata ventosissima (decisamente la più ventosa da quanto sono arrivata). E 14°C diventano molto di meno se c'è il vento che ti sbatte in faccia l'aria. 
Ieri sono uscita di malavoglia con un mal di stomaco atroce e il sacchetto vomito in caso... mi sentivo uno schifo; comunque il piano che abbiamo concordato con l'insegnante prevede una lezione settimanale, il Giovedì, dalle 17.30 alle 20. 
Ieri abbiamo fatto solo un'ora dato che era una lezione introduttiva.
Insegnamento del giorno: godetevi la temperatura italiana! 
Un abbraccio

mercoledì 28 settembre 2016

Il mio primo compleanno in Svezia

Ieri, 27 settembre, è stato il mio compleanno. Quanti anni? 24. Inizio ad entrare nella fase del "no, il compleanno non lo voglio festeggiare che se no mi intristisco".
Tanto che, come sicuramente vi avrò detto, l'ho celebrato solo su spinta di alcune mie colleghe di università. And i regret nothing!
Dato che loro vivono al campus (io mi trasferirò lì il 5 ottobre) abbiamo organizzato la cena nella cucina comune della casa studentesca (a cui mi dovrò abituare presto anche io).
Eravamo io, una ragazza indiana, due vietnamite, una cinese, un olandese ed una ragazza ger-mex (messicana e tedesca).
La ragazza cinese mai aveva provato la pasta (credo una delle poche persone al mondo) e candidamente ha ammesso di aver acquistato un pacco di Barilla ma di non saper bene cosa farsene.
Insomma, le peggio risate quando ho fatto vedere loro i pomodori secchi, mi hanno guardato manco avessi tirato fuori la pietra filosofale. E' stato bellissimo poter far scoprire la cucina italiana a qualcuno che davvero ne sa poco.
Ho preparato degli antipastini (crostini con prosciutto olive, mozzarella e pomodori secchi), pasta al forno, pasta al pesto... e poi volevo fare le mozzarelline fritte ma c'era talmente tanta roba da mangiare che ho lasciato perdere.






E'stata una bellissima serata prima di divertimento e risate. 
Per quanto riguarda il dessert, io sono arrivata solo con dei dolcetti invece che con una torta vera (shame on me!). Nelle mie intenzioni iniziali volevo preparare il tiramisù ma le giornate precedenti sono state estremamente impegnative e difficili e prepararlo sul momento era una impresa praticamente impossibile dato che deve anche un po' "decantare".
Grazie al cielo la ragazza indiana, una delle persone più dolci che abbia mai incontrato in vita mia, ha provveduto lei a comprare una tipica torta svedese, la verdissima Prinsesstårta (Princess Cake in inglese). Devo dire che non ne vado particolarmente pazza (troppo zuccherosa, persino per me) ma estremamente bella da vedere.



Per chi fosse interessato alla una ricetta, quella in italiano che mi pareva più simile a quella originale l'ho trovata nel forum di Cookaround.
Per quanto riguarda i regali, dato che avevo detto loro che la mia stanza al campus sarebbe stata spoglia hanno provveduto a regalarmi alcune decorazioni, tra cui l'angioletto che vedete nella foto della torta, e tanta cioccolata (mamma mia, la povera dieta dove andrà a finire non lo so!).
E' stato un compleanno inaspettato, molto allegro e estremamente spensierato, proprio quello che mi ci voleva.
Sono una persona molto riservata per quanto riguarda la mia famiglia, anche perché non amo la compassione gratuita ed inutile della gente, ma giorni fa, dopo l'ultimo post, è successo un avvenimento che l'ha scossa dalle fondamenta. Niente di mortale, grazie al cielo, anche se per quanto ne sapevamo lo poteva essere, ma sono stata davvero molto molto male e per due giorni non ho fatto che piangere rinchiusa in casa perché ho sentito di essere lontana 2000 km e di non aver la possibilità di aiutare i miei genitori in questo momento molto duro per tutti. 
Ora l'emergenza è passata e tutto va bene ma avevo ancora un po' dentro di me lo shock per quell'avvenimento e queste persone, senza neanche saperlo, hanno saputo scrollarmi di dosso quel retrogusto di tristezza che mi era rimasto.
Questo è tutto. So che avevo promesso le foto al lago ma come ho detto sono stati giorni impegnativi.
Detto ciò, vi saluto. 
Al prossimo post!



sabato 24 settembre 2016

YouTube Heroes: potere alla community o disgrazia?

Questo blog è dedicato a tutt'altro ma mi sentivo in dovere di fare in modo di far conoscere a quante più persone il progetto YouTube Heroes di cui in Italia non si sta parlando tanto ma che nella community internazionale sta diventando un vero e proprio caso. Perché?
Il 20 Settembre YouTube presenta alla community il progetto YouTube Heroes tramite un video sul suo canale ufficiale, e YouTubers e non urlano allo scandalo.
Perchè? Beh, ve lo spiego velocemente.
YouTube, come sapete, è diventata nel tempo una delle più grandi community sul web.
Gestire un mostro del genere non è semplice, neanche per un gigante come Google.
Infatti ultimamente sta avvenendo il delirio: basta vedere i commenti di spam, i video di gente con soft porn e tette al vento, i titoli dei video che urlando al click-baiting. 
Questo sta facendo di YouTube un grandissimo macello, portando il sito verso l'anarchia.
Soprattutto se si pensa che la community per la maggior parte è formata da un pubblico molto giovane.
La qualità dei prodotti pubblicati è sempre più bassa, e il successo di YouTube fa Cagare è un risultato di come la community stessa (almeno per quanto riguarda l'Italia) si sia decisamente stufata.
Google non è stupido e allora che fare? Creiamo YouTube Heroes. Ecco, forse un po' stupido lo è.
YouTube Heroes per come è stata presentata è la versione digitale dell'evergreen leghista delle ronde di cittadini al posto della polizia.
Mi spiego meglio: dato che il personale è poco e Google forse non c'ha tutta l'intenzione di assumere nuovi impiegati che monitorino la community ha pensato bene di "sfruttare" gli utenti come moderatori.
Gli utenti che si presteranno a questo progetto verranno classificati Eroi (e già il nome fa pensare che il reparto marketing forse sta settimana è in vacanze alle Seychelles).
Più "aiuti" la community più guadagni punti, più sali di livello (5 in tutto), più hai nuove funzionalità.
Per capire meglio vi consiglio di guardare il video di presentazione.


... che ovviamente ha riscosso una marea di successo.


Io credo di non aver mai visto un video con una percentuale così alta di non mi piace.
I poteri degli Eroi del Tubo principalmente saranno (e variano a seconda del livello):
1. moderare i commenti
2. segnalare i video
3. mettere i sottotitoli (1 punti ogni riga di sottotitolo inserita)
4. partecipare al forum e aiutare gli utenti
Gli Eroi dal video pare dovranno lavorare per YouTube, partecipando anche a workshop e chat con gli altri Eroi. Soldi? No. Manco per sogno, sei un Eroe suvvia. Pero' avrai dei premi: potrai parlare direttamente con lo staff di YouTube e provare le nuove feature prima degli altri - ma solo se arrivi al 5° livello (figatona super mega galatticaaaa!11!!!!1!).
Ma uno può dire "affari loro se vogliono contribuire a YouTube gratuitamente".
Infatti il problema che sta facendo unire la community di YouTube contro YouTube è il fatto che per ora non sono offerte garanzie contro abusi da parte di questi Eroi.
Quando una persona va a leggere i link esplicativi non c'è molto di più di quanto detto nel video.
Solo che gli utenti devono essere maggiorenni e che devono rispettare le classiche norme di YouTube, come tutti.
Chiunque sia maggiorenne puo' diventare Eroe e dato il discorso punti, qualcuno per avanzare di livello potrebbe mettere sottotitoli insensati, moderare a caso i commenti o addirittura segnalare video di YouTube che non gli stanno molto a genio, anche se rispettano in toto le norme di YouTube.
Canali enormi come quello di PewDiePie con quasi 50 milioni di iscritti (più di mezza Italia) è esposto moltissimo a questo fenomeno. Bastano tre report andati a segno e il canale di PewDiePie potrebbe essere chiuso.
Questo è quello che si capisce dal video e dalla Guida di YouTube.
Inoltre, non ci viene detto chi modererà questi utenti, chi li addesterà, chi li seguirà soprattutto se il messaggio che passa è che lo staff è già a corto di ossigeno. Difficile che lo Staff riesca a tenere d'occhio tutto, utenti ed Eroi, che proprio perché Eroi forse verranno lasciati liberi di scorrazzare per i vari canali. In fondo è quello il discorso: questi Eroi dovrebbero aiutare i moderatori, quindi perché controllarli?
Se non è così, beh, lo spieghino! Altrimenti non si capisce nulla e giustamente la gente si aizza contro lo stesso sito.
C'è chi urla alla fine di YouTube. Io non credo.
Sinceramente, ad essere seri, capisco il perché Google ha creato questa iniziativa, e la condivido in parte. YouTube non porta i soldi di AdWords o AdSense, non è neanche un vero Google product e non è facilmente controllabile dato che è totalmente gratuito e accessibile da chiunque, quindi una delle strade percorribili è effettivamente il volontariato. Il problema principale dell'iniziativa è che è stata presentata in una maniera talmente terribile, talmente generale e con mancanza di dettagli che è facile il problema di misunderstanding. Spero sia così. Altrimenti non ha senso e se è così... beh, Google riprenditi.
Spero ci sia più chiarezza in futuro e siano presentate le tutele.


Come dice Folding Ideas nel video qua sopra, questa non è la peggior idea mai concepita da mente umana ("it's a bad idea but it's not a monumentally awful idea") e lui prevede effettivamente che in pratica non sarà quello che sembra dal video, il cui scopo era quello di puntare sui "premi": i poteri dovrebbero essere meno forti di quello che il video mostra.
Un progetto del genere spiegato con un video per bambini? Siamo seri, YouTube! Te la sei meritata.
In attesa di chiarimenti da Alphabet, voi cosa ne pensate di questa novità? Fatemi sapere! 

5 singers & groups you didn't know were Swedish!

Everybody knows the Swedish band ABBA, but there are other artists that maybe you didn't know were from Sweden but... they are!

1. Robyn

Born in Stockholm, she is a well-known pop singer: she started her professional career under the name of Robyn in 1995. She founded her own label, bored by the international music industry.
I listened to her interviews and she really looks like a smart and independent woman that know what she wants.
She is quite famous also for her "rebel" style: large t-shirts, short blond haircut, and a lot of energy.
My favorite line? In a interview for Vogue she said "for me it's really important to keep my integrity, and not become an advertisement spot for a designer".
She obtained several Grammy's nominations, thanks to her work. Her most famous song? Dancing on My Own.


2. Zara Larsson

This young pop singer, born just eighteen years ago in Solna, near Stockholm, imposed herself in the worldwide charts with Lush Life, Never Forget You and the official song for the UEFA Euro 2016, This One's for You, in collaboration with David Guetta.
She started her career at the age of ten, participating in the Swedish version of Got Talent, winning it. In the same year she was able to record her first single.



3. Icona Pop

Do you remember the refrain "I DON'T CARE!I LOVE IT!" that everybody was screaming in the discos few years ago? It's an Icona Pop song! We hope to hear more in the future.


4. Lykke Li

Born in Ystad, in the southern part of Sweden, daughter of a punk singer and a photographer she spent her childhood traveling around the world. Thanks to the indie pop style, her songs are widely used in tv series such as Vampire Diaries, Good Wife and also movies. I Follow Rivers is her main success.




5.  Europe

Now it's time to make a jump into the past! 
"It's the final countdown, dadada! Dadadadada!"
Yes, You know that one, and yes, The Final Countdown is a Swedish song. Shocked?
Europe gained the success during the magic and crazy 80ies and they are one the most famous Swedish bands of all time (i really think they don't really like ABBA), also if their main activity period was just ten years (82-92). In 2003 they decided to return, but obviously we will always remember them as part of a past that we miss a lot or we would like to live (i'm from the 90ies, sorry).


Did you like it? What is your favorite swedish music artist? Leave a comment! :)

venerdì 23 settembre 2016

First month in Sweden: summary & new goals


Credits: theaccidentalextrovert.com © 

Hi guys!
Hope you're enjoying the Friday :)
I'm going to! Finally today me & my colleagues reviewed for the last time our assignment and we handed it to the professor.
So, yeah of course i will have to study but my weekend will be quite without any deadline in mind or stuff like that.
The first month in Karlstad and in Sweden is done! I arrived the 21st of August. Today is 1 month and 2 days. Wow.
And it's time to celebrate and made a some sort of summary.
In this first month several things happened: in the early days i had been staying for few time in the flat of a lovely Bulgarian girl, i moved to a host family (first time), i started the university, i had my first two written assignment in my entire life (in Italy not really common), i have been meeting people from India, Thailandia and Reunion Island, i learned by heart the n.1 bus line schedule and i have been seeing a of forests, i fed a moose, i payed 35 kr for a bus ticket (>3,5 euros) and a lot of other stuff. Positive and negative, but i think that the positive ones were many many many more!
Karlstad is the city i was expecting for? I can not say I totally fall in love with the city, that i cry as a Bieber's fans when I go to the center. I have to be honest. But i really like it and enjoy a lot the nature and its amazing and outstanding landscapes. I love the city when it's quite but not to much, i love the color of the sky in the afternoon, i love the Hej of the bus driver every time i get on the bus, the fika breaks, the student friendly environment, the kindness of the people, the singing Swedish melody when they talk to each other.
Yeah, Swedish people are kind and nice. I love them. They could look shy but i rarely see a Swede that don't openly smile to me when we start talking or don't try to help when you look like having troubles, also the most stupid one. They have dinner with open windows, because they don't have fear that the neighbor look to them or try to do the businesses... i love Swedish attitude and i love their culture.
I do not regret anything, for the second time in my life after the polish experience (yeah, i had been living in Cracow for more than one year). That's what i needed, i think.
Sometimes you obtain what you want without knowing what you really want.
Because, yeah, of course my goal was to study in Sweden and i wanted to get in contact with Scandinavian culture but i didn't really know what to expect but i think it is overcoming my expectations.
The only problem is, as Abba teach, money, money, money. Sweden is expensive for a medium class Italian like me and i am really a person emotionally attached to money. So, when i start to calculate how much i spended or how much i am going to spend here i do not really like it, and i do not really know if the money that i earned in Poland is going to be really enough in order to support my all study period of 2 years. I made a lot of sacrifices in order to have as much money as i could and now to see that is not enough is not a good feeling. After almost 2 years in which i didn't ask my parents anything, in which i was able to provide for myself everything it is not a good feeling. I know my parents are totally okay with that, they love me, and they would give me all their savings, how cares!
They were prepare to pay for me everything, so you can imagine but I don't want to.
I though about looking for a part time job but here it is practically impossible to find a job without knowing the language, so it is not a possible solution for now, unfortunately.
We will see, sometimes i just foresee too much and at the end it is not necessary and I also think that how much i am going to spend doesn't have to be a metric in order to calculate my success in this pattern. I'm learning a lot, i'm happy here and i'm improving myself and this is what matters.
So, because the first month is gone I would like to set new goals:
1. Start to seriously learn Swedish. In the next days i will have to the office for enrol myself for the SFI, a free swedish course offered by the kommun.
2. Try to foresee less. I will try in the next month to be more "daily person". It's years i'm trying, i hope it's the right time.
3. To partecipate more to the activities around the city and the one organized by the university. A lot I have been missing because I'm a lazy person, and with that i mean that basically I  like to lay in the bed during the weekend. There is the craft evening , the language café, the pub events, the waffle friday... and I never take part in this events.
4. To celebrate a nice birthday. The 27th is my birthday and few days ago i didn't really want to celebrate it because i live far from the center and even more far from the campus where everybody that i know lives and i do not have my place to host them. But thanks to the really nice girls I met in the university and their enthusiasm, i think I will organize a massive italian dinner for everybody in their common kitchen. I hope to do my best and represent Italy in the best way!
So, that is for this time. Outside it's heavily raining (it's two days that the weather is shitty) so i will take the chance to start my 1° goals of the month.
I hope you like it. If yes, i let you know you can subscribe to the blog.
See you soon!

mercoledì 21 settembre 2016

1 mese in Svezia: lago Värner + LOST in¨Ikea!


E' già passato un mese da quel 21 Agosto in cui sono arrivata spersa alla stazione di Karlstad (Svezia), senza bene dove andare e competamente sfatta dalle 10 ore di attraversata tra aereo e bus con l'ansia costante di non sapere dove andare, di sbagliare o perdere qualcosa.
Insomma, sentimenti che tutti proviamo quando si tratta di lasciare l'Italia che sia per un viaggio o per un trasferimento definitivo.
Personalmente se quella sera non fosse stato per la ragazza bulgara che mi ha offerto ospitalità tramite Couchsurfing mi sarei buttata a terra a dormire vicino al barbone di turno.
Oggi, dopo la solita buona dose di ore passate all'università, avevo intenzione di unirmi al Language Café per praticare il mio svedese, che porello lui... se la potrebbe cavare meglio!
Però è successa la cosa più strana del mondo. Sono partita in ritardo e ho perso l'autobus che dall'università porta in centro e la mia poca buona volontà nel voler aiutare il mio svedese si è accasciata al suolo in maniera teatrale che manco le attrici cagne di Occhi del Cuore (viva Boris).
A quel punto ho detto tra me: perché non prendo l'occasione per completare la lista delle "cose da fare assolutamente a Karlstad"?
1. Vedere il Lago Värnen. Qualcuno che segue i miei post sa che Värnen è il lago più grande della Svezia, nonché la principale attrazione della cittadina in cui vivo.
2. Perdersi all'IKEA!!



Beh, l'Ikea svedese in Svezia vuoi non andarla a vedere? Santissimi lumi!
Spoilerone: è uguale identica a quella che c'è in Italia, sorry.
Inoltre a fine mese dovrò trasferirmi nella stanza al campus e NON è arredata e volevo vedere quanto mi costerà metterci un letto, una sedia ed una scrivania da quattro citti.
Ikea e Värnen sono a tre fermate di distanza o poco più quindi era fattibile in un paio d'ore.
Il lago è stata una sorpresa. Il bus c'ha lasciato all'interno di un camping e a due minuti di camminata si arriva alla riva. Devo dire che quella sponda del lago, anche se non ho visto le altre, è meravigliosa. Ovviamente di mercoledì a fine estate non c'era un'anima, solo due svedesi che abitavano in una casa accanto al lago e che a 15° si prendevano il "sole" in costume, accanto ad una piscina.... ps. ma c'hai il lago e ti metti con le spalle verso il lago accanto ad una piscina.... in costume.... con 15°C col sole che a mala pena riesce a penetrare le nuvole? Amo gli svedesi.
Un posto meraviglioso e magicamente deserto. Solo questi due e alcune anatre che ho disturbato su di un ponticello.
Le foto del lago le inserirò tutte in un post, ma qua ve ne lascio comunque qualcuna (compresa quella che ho messo come copertina).





Disgraziatamente non avevo macchina fotografica con me ma ho compensato con il mio ma fantaboloso Windows Phone, che avrà tanti difetti ma le foto se c'è una buona luce gli riescono piuttosto bene (l'unica ragione insieme alla resistenza che mi fa desistere dal buttato giù dal balcone).
Insomma, dopo questo giretto, l'Ikea era a due fermate di distanza e sono andata a fare un giro esplorativo. Non ho trovato il dannato shortcut per evitare la zona espositiva, il che mi ha fatto perdere mille mila ore di tempo... pero' ero così felice di essere in un posto familiare (pensa te!) che per stavolta non mi son arrabbiata. Insomma, miracolo dei miracoli sono riuscita a non comprare niente. Credo sia la prima volta che vado all'Ikea ed evito di comprare qualcosa... ero tentata da alcuni prodotti alla bottega svedese ma alla fine mi son detta "piglia sto autobus e tornatene a casa".
E niente, amici, questa è stata la mia giornata celebrativa del primo mese in quel di Karlstad! :)
Hej då! (arrivederci)




martedì 20 settembre 2016

Personnummer, sei arrivato finalmente!

Giorno di giubilo! Oggi è arrivata la lettera dallo Skatteverket in cui finalmente c'è il mio tanto amato e aspettato personnummer.
Per chi non lo sapesse, è una specie di codice fiscale svedese senza il quale NON ESISTI.
Per la connessione, per la palestra... ne hai bisogno.
Io ho visto gente stare uno o due anni e non ottenerlo per varie ragioni e mettersi le mani nei capelli dalla disperazione.
Traumatizzata da tutte queste testimonianze, neanche una settimana dopo essere arrivata in Svezia sono andata all'Ufficio delle Entrate (lo Skatteverket appunto) e ho fatto domanda.
Sapevo di averne diritto in quanto vivrò per ragione di studio per più di un anno in Sverige.
Non sapendo bene che documenti dare ed essendo la tizia molto incline al "damme quello che te pare, vedemo, semmai te 'o dimo se ce manca quarcosa" ho tirato fuori risultati di ammissione, il passaporto e contratto di affitto.
Una collega mi si è avvicinata alla fine e mi dice (testuali parole, dall'inglese) "avrai il personnummer, quando ti arriva puoi richiedere la Identitetskor compilando questo modulo".
(Nota: l'Identiteskor, come è facile intuire, è una sorta di Carta di Identità. Questo non vuol dire che sei magicamente svedese ma semplicemente è un modo per identificarti ulteriormente, che pero' non è obbligatorio).
Quell'"avrai il personnummer" mi suonava strano, però c'ho voluto credere e, come nelle più fiabe, dopo una settimana e mezza mi arriva una letterina dall'Ufficio con i documenti che dovevo portare in più: prova delle risorse finanziare per sostenermi, tessera sanitaria e foglio con timbro dell'università attestante i miei studi.
Glieli ho portati, semplicemente, e dopo tre settimane dalla richiesta, e a un giorno dallo scoccare del primo mese in Svezia mi è arrivato il numero magico!
Il personnummer è composto semplicemente da YYMMDD-NNNN. Year, Month, Day, e quattro cifre "segrete".
Pensa te se uno per quattro cifre deve stare ad impazzire.
Personalmente, scherzi a parte, ho trovato gli impiegati competenti e gentili, l'iter abbastanza tranquillo e veloce (forse perché non sto a Stoccolma o Malmö). Mi aspettavo più grattacapi e rimbalzi invece mi hanno positivamente sorpreso.
Per celebrare questo avvenimento nei prossimi giorni andro' all'ufficio comunale per iscrivermi al corso base di svedese, lo SFI (Svenskundervisning för invandrare - si, lo svedese è una lingua meravigliosa - o, se vi piace di più, Swedish for Immigrants).
Il servizio è gratuito e con il personnummer finalmente ne avrò diritto.
E' vero che lo svedese non è la lingua più parlata al mondo (credo seriamente che come diffusione si avvicini al dialetto romano), ma 
Non so perché ma mi sento troppo eccitata.
Alcuni di voi forse sapranno che prima della Svezia sono stata un anno in Polonia e con il polacco non è stato grande amore. C'ho provato, giuro, ma la lingua per noi non ha quasi niente in comune ed è grammaticalmente impossibile.
Tanto per farvi ridere un po' vi faccio vedere le varianti di due (forma base in polacco dwa). Se in italiano ed in inglese abbiamo una forma (poracci noi, proprio) in polacco, signori e signore, non ce ne sta una, non due, non tre... ma in super offerta, solo per voi *rullo di tamburi* DICIASSETTE.



Io giuro che dopo aver visto questo mi sono cadute le braccia e ho detto tra me "sono negata nelle lingue, sono già abbastanza fuori di testa e non voglio perderla del tutto".
Questa scelta pero' mi ha comportato delle difficoltà e mi sono sentita sempre limitata, nonostante a Cracovia (la seconda città della nazione dove ho abitato) praticamente anche i muri parlassero inglese.
Non voglio avere lo stesso feeling, voglio poter conoscere la Svezia e gli svedesi al meglio, senza barriere. Parlare la lingua è molto importante. So che posso dire una cosa ovvia ma è dannatamente vero: senza la lingua è davvero difficile sentirsi parte e capire la nazione in cui si vive. Chi ha vissuto in una nazione senza sapere la lingua sa a cosa mi riferisco e dato che lo svedese è molto ritmato, divertente e relativamente facile a livello di grammatica credo di poterlo davvero imparare.
Detto ciò, manca solo un giorno al mio mese in Svezia e meno di sette giorni al mio compleanno, ed è ora che mi rimetta a studiare.
Scusate l'off topic sul polacco ma ho pensato fosse una parentesi divertente.
Per chi avesse bisogno di info sulla Svezia un commento o un messaggio privato. No problem, davvero.
Un abbraccio, vi ses!


domenica 11 settembre 2016

Il Principe Alexander di Svezia sfida George di Cambridge

E' arrivato l'articolo spettegules!
Ebbene sì, perché oggi si parlerà di un tema mai toccato prima nella storia dell'umanità: Royal Babies. E voi a dire "beh, ma basta, Fra, non ne possiamo più di questi inglesi."
Ed è proprio a questo proposito che arrivo io a portarvi un po' di novità.
Perché di case reali ce ne sono diverse in Europa, non solo quella britannica.
Beh, certo quella della Betta devo dire che si è data davvero da fare per restare al centro delle riviste scandalistiche, ma anche la casata reale svedese sta cercando di portare del brio in questo monopolio ormai consumato.
Perché parlo della Casa Reale Svedese? Prima di tutto abito in Svezia e last but no least due giorni fa è stato battezzato nella Cappella del Castello di Drottningholmn, a Stoccolma, un nuovo Royal Baby, con tutto il giubilo che ciò ha portato inevitabilmente con sé.

Repubblica.it
Il suo nome completo è Alexander Erik Hubertus Bertil (per gli amici Alex) ed al momento è un tenero fagottino di neanche cinque mesi che ha preso possesso delle tv svedesi per due o tre ore.
Eravate stufi del nostro guanciottone George? Ecco che arriva Alex dalla Scandinavia con lo scettro ad insidiare il titolo di Royal Baby al britannico signorino.
Il bambino, figlio del Principe Carl Philip e della Principessa Sofia, è ancora molto piccolo ma spero vivamente faccia parlare più di sé quando sarà un po' più grandicello, anche perché il poverino, a differenza di George (terzo in linea di successione), è ben lontano dal titolo reale: Carl Philip, suo padre, è il secondogenito del Re; Vittoria, la primogenita, avrà il Trono in quanto la legge sul passaggio ai soli figli maschi è stata abolita un po' di tempo fa. Sfortuna vuole che il mondo cambi e diventi meno maschilista.
Per presentarvi i nonni nonché attuali regnanti ecco una delle foto che ritrae perfettamente l'indole molto sportiva del simpaticissimo Re e della povera moglie, la Regina Silvia (da notare, inoltre, la contentissima signora in basso). 
Non potete capire le risate la prima volta che vidi questa foto. Giuro che un giorno mi ci faccio un poster e me lo appendo in camera. Beh, io me ne sono innamorata perdutamente, dico davvero. Altro che Elisabetta II.

da olimpiadi.corriere.it
Questa famiglia, come ho detto all'inizio, ha cercato e provato disperatamente a stare dietro agli inglesi con due bei scandali, ma senza riuscirci troppo (al di fuori della Svezia).
E proprio il Re si immolò involontariamente per tal causa. Nel 2010 infatti fu accusato, tramite una biografia non autorizzata, di organizzare periodicamente festini bollenti (e non intendo che ama accendersi il camino la sera... ci siamo capiti); una "abitudine" che sarebbe andata avanti per più di venti anni alle spalle della povera Silvia con tutta l'opinione pubblica in subbuglio e richieste di "dimissioni" a destra e a manca. Ma come mostra la foto il Re ha preferito dedicarsi ad altri problemi.
Dopo ciò arrivò a ruota lo scandalo della relazione del Principe Carl Philip con Sofia Kellqvist, in quanto famosa concorrente di talent e modella un po' desnuda. Niente che non si sapesse, a differenza del Sovrano; infatti la cosa non le ha precluso la strada al titolo al fianco dell'attuale marito Philip, e ora un'altra ventata di novità da Aprile è arrivata in Svezia con questo nuovo membro.
E non vedo l'ora di sapere cosa succederà, sperando in qualche scoop peggio di mia nonna.
Ah, una domanda: il Principe Carl Philip lo trovo molto somigliante a Jamie Dornan, di 50 Sfumature di Grigio, non trovate? 

Il Principe Ereditario Philip Carl (fonte: Wikipedia)
Insomma, un bel ragazzo, molto più del visto e rivisto William (che si sta pure perdendo i capelli per strada), che non posso che rispettare dato che, tra i vari titoli, è anche Duca di Värmland, la Contea a cui Karlstad appartiene. 
Insomma, lunga vita ai Reali di Svezia. Approvati con 10 e lode!
För Sverige, i tiden!


(Precisazione: l'articolo è volutamente ironico, in modo da presentare l'argomento nella maniera più godibile possibile per il lettore. L'intento di questo blog non è quello di raccontarvi cosa mangio o quante volte faccio la pupù e perché ma è quello è di far conoscere anche all'estero questa nazione magnifica chiamata Svezia e di essere, se possibile, di aiuto per chi vuole accingersi a venire in questo paese).