domenica 16 ottobre 2016

La particolare concezione di privacy in Svezia

In Italia siamo abituati ad un certo livello di privacy, come è giusto che sia, quindi nessuno dal tuo nome può risalire ad altri dati, a meno che lasci che Fb lo faccia per te.
Ieri per caso ho messo il nome di un professore su Google per trovarne la mail e mi sono ritrovata vari risultati riguardanti "hitta.se" o "eniro.se". Entro e trovo informazioni abbastanza dettagliate però sembra un profilo generato automaticamente, tipo Pagine Gialle.
Con la pulce nell'orecchio decido di cercare il mio nome e mi trovo su hitta.se.
Questa la schermata dopo aver cercato "Francesca Tognetti" sul portale.



















Data di nascita, indirizzo, interno, piano, le persone con cui convivo, i miei vicini (e i dati, come i miei, di tutti i miei vicini), mappa con indicazioni su come arrivare a me, numero di telefono e persino l'onomastico. Gruppo sanguigno ed albero genealogico e stai apposto.
Il mio numero di telefono non c'è indicato perché quando arrivai diedi l'italiano e molto probabilmente il sistema non lo ha riconosciuto valido e non lo ha inserito, ma ho visto i profili dei miei ex coinquilini e il telefono c'è tranquillamente. Ex coinquilini perché lo Skatteverket, l'Agenzia dell'immigrazione, non ha ancora aggiornato i dati e ho ancora il vecchio indirizzo indicato su hitta.se.
Finché uno sia chiama Hans Svensson (nome super comune) e abita a Stoccolma (la capitale) magari la ricerca si fa un po' difficile ma se sei straniero ed abiti in una piccola cittadina, cinque secondi ed il gioco è fatto. Su hitta.se, metti il nome e te li suggerisce anche. E se ti chiami Francesca Tognetti non è che hai tanta concorrenza.
Ieri sera ho chiesto aiuto ad un gruppo di italiani in Svezia e uno di loro addirittura mi ha indicato un sito, ratsit.se, dove è possibile sapere il reddito annuo del tuo vicino o di chiunque tu voglia.
Privacy, ti ho voluto bene.
Non voglio gridare allo scandalo del secolo o mobilitare l'Ambasciata italiana né giudicare la trasparenza svedese però effettivamente mi dà un po' noia che i miei dati siano accessibili a chiunque sappia che sono in Svezia e conosce il mio nome e cognome. Con quale diritto queste persone possono sapere i miei dati?
Basta che si metta francesca t che ti dà anche i suggerimenti nel caso non te lo ricordassi bene e avessi dei dubbi.


Insomma, questa cosa mi sta dando abbastanza noia ma dimostra quanto effettivamente il concetto di privacy cambi dalla nostra Italia alla Svezia, e dovrebbe far riflettere sui motivi perché ciò avvenga.
Chiedendo in giro ho scoperto ovviamente che è tutto legale, che quando si va allo Skatteverket a dare i proprio dati questi diventano di dominio pubblico e che anche molte persone famose hanno il loro profilo su hitta.se. Punto.
Il fatto che per gli svedesi sia normale una cosa del genere fa pensare molto, e forse fa pensare specialmente a quanto ognuno si faccia gli affari propri, senza andare a curiosare nella vita altrui. 
Quante volte ho visto nella vecchia zona residenziale le case davanti dove la gente mangiava, si divertiva o faceva i propri affari senza tirare le tende (qua non esistono le persiane), forse sapendo che il vicino gli affari loro non se li sarebbe fatti perché loro stessi di andare a ficcanasare in quella degli altri proprio non ne hanno l'istinto. 
Si facesse una cosa del genere in Italia? Dio ce ne scampi davvero. Ognuno a guardare il reddito del vicino di casa o del cugino. La Nazione andrebbe al collasso. 
Insomma, se da un lato questa cosa personalmente non mi fa piacere, dall'altra sono contenta di aver scoperto (anche se a mie spese) un lato molto interessante della Svezia, che svela effettivamente molto sulla loro mentalità.
Voi che ne pensate? Fatemelo sapere, e mi raccomando, se avete conoscenti in Svezia sappiate che potete andarli a stalkerare quando volete, chiamandoli alle 2 di notte o piazzando mortaretti sotto casa loro.
Buon divertimento!

sabato 15 ottobre 2016

Italia, ti lascio, ho trovato un altro

Sono andata via dall'Italia.

Fonte: www.millionaire.it 

Si, come molti altri.
In questi giorni volano cifre astronomiche sul numero (ufficiale) di giovani (e non) che lasciano il nostro Bel Paese per andare a cercare fortuna all'estero, e ho visto in internet commenti di italiani che, forse non capendo, ci etichettano come "vigliacchi", "maledetti", "non sono cervelli quelli che se ne vanno, ma idioti" e mi sento in dovere di dire la mia.
Premetto che amo la nostra Italia, il nostro paese, la nostra cultura, il nostro cibo, il nostro clima, le nostre tradizioni. Amo, per quanto non lo ammetta, l'Italia. Non è difficile capire che paese meraviglioso sia, con bellezze naturali che vanno dalla Scala dei Turchi alle Dolomiti.
L'Italia è una botte piccola, ma ci sta il vino buono. Lo sanno tutti, da Hanoi a Sydney, da New York a Tokyo. E che vino! Un Barbera o un Nero d'Avola?
Siamo belli da morire, e proprio per questo sono andata via. Si, l'Italia è un paese meraviglioso e vederlo in questo stato fa male. Mi sono stufata di sentire i telegiornali, mi sono stufata di sentire i giovani come me piangere la crisi ma non fare niente per cercare un lavoro, mi sono stufata di sentire Renzi tagliare a destra e a manca, mi sono stufata dei politici corrotti, della mafia, mi sono stufata del sistema Italia dove fregare è cool, mi sono stufata dell'università, dove studi un botto, stai sui libri come un cretino per ore, ore e ore e alla fine non ricordi niente perché la tua mente è talmente incasinata da quelle mille pagine che alla fine tanti saluti, mi sono rotta i cabasisi (Montalbano docet) dei particolarismi regionali dove nel 2016 ci sono siciliani che all'iniziativa britannica di categorizzare i meriodionali urla al "finalmente!" non capendo che è puro razzismo, che affermano che loro "no, non sono italiani", così come odio la Lega e coloro che dicono che la Liguria, la ragione da cui vengo, solo perché ha il mare (e i padani hanno bisogno dello sbocco al mare manco fossero la Russia) non è considerata "terronia", che dovremmo essere contenti di essere "la Spiaggia dei Milanesi", con gente che è convinta che gli immigrati clandestini ricevano davvero quei 30 euro di cui si parla e non che vanno invece in mano a finte associazioni benefiche che ci fanno la cresta. Andate a cagare. Questo dico.
Vedo cose per me inaccettabili, e parlare con la gente mi fa male perché ho visto tanto particolarismo e stupidità. Discutere mi sembra una perdita di tempo. Abbiamo sempre avuto uno Stato Sociale buono, dove i vantaggi erano molti, dove copriva la maggior parte delle spese del cittadino, dove c'erano garanzie.... il problema è che se c'è qualcuno che si mangia i soldi o la gente non paga le tasse i conti a fine mese non tornano. Fai finta di niente per un po' e poi cade il castello di carta. L'Italia non funziona, non funziona non perché Renzi è andato alla Ruota della Fortuna o Berluconi è un industriale che ha sfruttato lo Stato per i propri interessi ma perché qualcuno li ha voluti lì. Qualcuno (ovviamente non tutti, sia ben chiaro) per anni ha votato Berlusconi perché aveva comprato qualche giocatore per il Milan ed è questo il problema. E' la gente. La gente non crede in questo Paese, la gente se ne frega: non pago le tasse, non faccio lavorare mia moglie perché è una donna, non studio italiano perché tanto ho il mio dialetto, ecc.
Colpa dello Stato non presente o delle persone, degli Italiani? Personalmente credo sia difficile rispondere e vorrei che mi diceste voi di più.
Io a 22 anni sono andata in Polonia: avrei dovuto stare due mesi, ci sono stata un anno e mezzo, e successivamente, incoraggiata dall'esperienza, ho deciso di trasferirmi in Svezia per conseguire la specialistica.
Ho voluto vedere come è il mondo, avevo bisogno di stimoli e di "aria fresca" perché l'Italia riesce davvero ad essere una cappa dove io mi sentivo risucchiata, e questo lo ho realizzato solo dopo essere arrivata in Polonia. Ogni persona che lascia il proprio paese ha diverse motivazioni e generalizzare non è un bene. Non sono una vigliacca, ho avuto bisogno di iniziare a lavorare serenamente, di vedere nuovi posti, di confrontare e capire cosa davvero sta succedendo nel Bel Paese. Il mio mondo e il mio modo di vederlo è cambiato, mi sento cambiata, ed in meglio, so affrontare un colloquio di lavoro, so lavorare in team, so cosa vuol dire guadagnarsi la pagnotta (non ho mai chiesto un euro ai miei mentre ero in Polonia), so cosa vuol dire finanziare i proprio studi. Tornerò in Italia dopo questi due anni in Svezia, ho deciso che proverò di nuovo ma del risultato ancora non so e potrebbe succedere che espatrio di nuovo. Non posso far progetti fin da ora perché non avrebbe senso, la vita è meravigliosa proprio perché imprevedibile. Io lo vedo così poi ovviamente quando raggiungerò i 30/40 anni la mentalità di una persona cambia e la stabilità è quello che si ricerca, ma per ora un po' di imprevedibilità non lo vedo un male.
In questi anni la mia mente si è aperta: ho sperimentato cucine di tutto il mondo, ho conosciuto gente da tutto il mondo (Siria compresa). E se le persone conoscessero quella gente, i Siriani, avessero il buon ardire di entrare in contatto con loro capirebbero forse un po' di più il loro dramma. Non sono per "emigrazione è sempre bella", "accogliamo cani e porci", ovvio, ogni paese ha i suoi interessi, quindi va debitamente controllata, ma vedere la gente che non capisce quello che sta succedendo in quei paesi e parla a vanvera mi fa incazzare. Se si parla su un argomento è buona norma conoscerlo. Altrimenti si tace. Questa dovrebbe essere la regola, ma vedo tanta mancanza di conoscenza sull'argomento o di gente che non vuol capire. E se in Polonia ed in Svezia sono riuscita a confrontarmi con le persone in maniera costruttiva, in Italia mi riesce estremamente difficile. E questo vedere all'interno, nel proprio orticello è una delle cose che non amo per niente dell'Italia. Perché poi quando la gente vede a Nizza qualcuno che si fa esplodere pensa che l'ISIS è non meglio precisamente araba e che allora tutti gli immigrati sono m***a.
L'ignoranza fa male, più delle armi.

giovedì 13 ottobre 2016

8 cose da sapere sul Premio Nobel



1. Chi è Alfred Nobel, l'ideatore del Premio
Nobel fu un industriale svedese, nonché globalmente conosciuto come inventore della dinamite. In vita fu molto tormentato dagli effetti che le proprie scoperte avrebbero avuto sul genere umano.
Nel 1888, in uno degli stabilimenti avvenne un'esplosione: muore suo fratello Ludvig. Alcuni giornali affermarono erroneamente la morte dello stesso inventore, uno dei essi lo definì senza mezzi termini Trafficante di Morte. Questo ebbe un grande impatto sulla coscienza dell'inventore, portandolo con la sua morte all'istituzione del Premio. Negli ultimi anni si trasferì da Parigi, dove era stato etichettato come "soggetto pericoloso", a Sanremo, dove morì per emoraggia celebrale nel 1896. Nobel nelle sue volontà testamentari definì in maniera dettagliata le modalità di attribuzione dei Premi.

2. Il Premio Nobel è anche norvegese
I premi sono attribuiti da varie istituzioni. La maggior parte di esse sono svedesi, mentre una è norvegese: si tratta del Comitato per il Nobel Norvegese. Ne fanno parte cinque parlamentari norvegesi. Fu lo stesso Nobel a stabilire così, e il Parlamento dovette creare un organo apposito.

3. Chi decide?
Come detto ci sono verie istituzioni chiamate in causa da Nobel, ed egli stabilì anche i Premi che ognuna di esse avrebbe dovuto "elargire".
All'Accademia reale Svedese delle Scienze i Nobel per Fisica e Chimica, e quello per l'Economia; il Karolinka Istitutet, una università medica svedese, si occupa del Nobel per Fisiologia o Medicina; l'Accademia Svedese si occupa di quello per la Letteratura, mentre il Comitato per il Nobel della Norvegia assegna il Premio per la Pace.

4. La cerimonia
La cerimonia si terrà il 10 Dicembre, ma come vedete i nomi stanno "uscendo" in questi giorni, in Ottobre. Non c'è una unica data per la comunicazione dei vincitori: del Nobel della Pace di quest'anno sapevamo da un po' di giorni, per quanto riguarda quello della Letteratura a Dylan lo abbiamo saputo solo oggi.

5. No al Premio per Economia e Matematica
Nobel non previde nel testamento un premio per queste due discipline. Se per la prima la Banca Nazionale Svedese istituì il Premio tramite un fondo apposito nel 1969, per la seconda un Premio ad oggi non è ancora previsto.

6. Compensi
Sono previsti dei premi in denaro, ancora oggi finanziati con il lascito dello stesso Nobel, a parte il Nobel per l'Economia. Ad oggi si tratta di 900mila euro, dopo una riduzione del 20% della somma a partire dal 2012.

7. Non solo persone
Così come persone, anche istituzioni possono vincere il premio. Esempio ne è il Nobel per la Pace 2012 assegnato all'Unione Europea.

8. Nobel? No, grazie
Come si puo' averlo così si puo' decidere di rifiutarlo, come è giusto che sia. Così è successo. I casi si contano sulle dita di una mano, e Jean Paul Sartre è uno di quelli. Perché? Lo stesso scrittore lo rivelò: "Nessun artista, nessuno scrittore, nessun uomo merita di essere consacrato da vivo, perché ha il potere e la libertà di cambiare del tutto. Il Premio Nobel mi avrebbe innalzato su di un piedistallo allorché non avevo ancora terminato di fare delle cose, di esercitare la mia libertà, di agire e di impegnarmi in prima persona."
Una cosa bisogna dirla: non tutti avrebbero avuto il coraggio di portare avanti le proprie idee rifiutando uno dei massimi riconoscimenti al mondo, anche se molto di ciò è sull'onda del narcisismo.
Così come c'è chi lo accettò contro voglia su spinta della moglie: il caso di George Bernard Shaw, scrittore irlandese, che però non accettò il premio in denaro, affermando: "posso perdonare Alfred Nobel per aver inventato la dinamite, ma solo un demone con sembianze umane può aver inventato il Premio Nobel". 


sabato 8 ottobre 2016

Eating an ice cream at 3°C? Done. ✓

Yes, you heard it well. Last days in Sweden were extremely cold (for me, obviously). I was able, from my window in the old house, to see in the morning the ice on the roof in front of me. It was INCREDIBLE.
I will show you the picture because one friend of mine wasn't believing it.


I mean, if you are a Scandinavian reader it is nothing but for me, as Italian, in the first days of October see something like that was completely blow-minding.
Today it is quite okay, like 7°C in the morning, but like three days before we were at 1°C. Just 1. And I was freezing while I was waiting the bus that terrific morning. In my hometown in Italy there were the same day minimum 16°C. Checking in the last month, I had been able to see that usually there is a difference of 10°C. An thank god i'm from North Italy.
But i am surviving. I had been one day with a light fever because of someone that "infected" me in the library, but i am surviving. And generally i'm really a sickly person.
Few days ago, during the lunch break i met a friend of mine and she was excited because outside there were different promotional stands, giving stuff for free.
So, as we say in Italy, "to a donated horse you don't look in the mouth", and we went outside.
The day was one of the coldest one I experienced from my arrive in Karlstad, but at the same time because we are in the "sunny city" there was an amazing sun (it is normal in here, it's for a reason that they called the city like that).
I'm starting to think that swedish sun is like the Teletubbies' one, made with photoshop or something like that. It like this sun but when it comes to what it should do (heating) it is totally fake!
Btw, these were the stands (yeah, people is not dying freezing but i checked the weather in real time).


The funny thing of that is that there was a guy distributing ice creams... yes, ice creams. And we took them. I was like "okay, i have it in my head, but can I eat it?", i checked the temperature and it was 3°C, but it was so tempting that I decided to dig in! I swear that my mouth, staying outside, in contact with the ice cream, was an ice cube but it totally worth it. I love Algida brand (in Sweden it changes name in GB Glace), and there is nothing that could distract me from eating one of its ice creams, also in January, also if there are -20*.
So, between the things we got, there is a 4 colors: now, finally, i will have the chance to feel like Paolo Bitta (italian Camera Café's character).
My life is complete now.
That's it.
I want to clarify that Algida or spanish Frigo or GB Glace, whatever is its name, didn't payed me for the promotion (joking again, get used to it).
See you guys, and if you need info about Sweden or would you like to know more just ask me in a comment.
Bye!

Moving to campus - part 2

As I told you I moved to the campus, and the same day I went to Ikea. I have here a friend that has a car, so he would have been able to help me out with all the furniture but he was out of the town in these days, so... how to do that? My plan was: buy the mattress, the  and the pillow and nothing more. Wait two days and he is going to help you with everything else. You have to know that I could ask Ikea to do that but it could take 4/6 days. And in the meanwhile? What could I do? Nothing. I brought everything in the bus with me. The mattress was rolled, and the rest (i do not know how) I was able to put in the backpack. So, you can imagine how I was looking to people but I am not the kind of person who cares about what people could think. So, I bought everything to my room (thank God it is really close to the campus bus stop) and waited 2 days. My friend returned and on Friday, after handing our assignment, free as birds, ready for the weekend, we went to Ikea. We bought table, bad (the structure), curtains, and what I need for the kitchen. It was nice and funny. 
Outside Ikea, we survived!
                         
Stuff arrived safe and sound in my room

It was the first time I was really buying real furniture from Ikea and I was feeling excited. When he left I was like jumping in the room. I could be childish but it is true. I was finally starting to create my room, my personal space. And I was excited to buid the furniture on my own. But... as it happens in the best tales, nothing last for to long.... and after 1 hour spent in assembling the chair you can imagine how tired & upset I was feeling.

                    The delirium after I started to "create" the chair
But I really wanted to finish it... so, I started to "dig in" but at 1.30am the bed wasn't done. And I gave up. I slept on the floor for the 3rd night. The following morning at 7am I woke up and I finally made it. It was thought and I realized after to have forgotten some pieces like the strips I should be supposed to use to asset the slats. But... who cares, not a lot I think could change. And I am not going to destroy everything for some bad quality strips, sorry. I tried to jump in it, to see how resistant it is and it worked out: i am alive, writing to you, so without jumping again should be super okay.  
The same day we went to different second hand shops. He also moved recently and he needed to buy the furniture. Here in Karlstad there are a lot, they are quite popular (in Italy not really much). And I was looking for something to decorate my room, something funny, simple and colorful. And I spotted a really wonderful (for me) painting. My God, i saw it and I was OH MY GOD, I LOVE YOU SO MUCH! I am not really an "art fan". 
The purchase of the century (lol)
Never bought one painting before in my life but that one was for me wonderful and it was costing 50 kronor (something like 5 euros). As you can see, it is really simple and so "swedish", just a nature landscape, but the colors are so well assorted and I love how the light was painted in the trees... I am really ignorant about art, and probably some art exspert could say it is the worst painting ever. I do not care, I really like it. It gives me a really quite and relaxing "state of mind". You can't see it in the picture but in the left corner there is the name of the author. 
Thank you Micael, no matter who are you.

Moving to campus - part 1



Hi everybody,
sorry for the long absence but in these days I had to move to the campus, go to the language course and i have a group assignment to hand-in and I didn't have a lot of time to write.
Yeah, you heard well. Finally I have the room in the university campus. The type of the room I have chosen is the one in the corridor, shared flat with other thirteen people.
After one month in a Swedish family, i obtained the room from the 1st of October. But because the office was closed on Saturday - because the 1st October was Saturday - i had been able to pick up the 3rd.
If you are a free mover, as me, in Karlstad university, your room is empty. That's means that for the furniture is the student that has to pay for it.
So, because the 3rd was a delicate study day, I did not have time to go to Ikea or whatever to buy it and I didn't want to sleep on the floor at the end i decided to move the 5th of October staying few days more with the family.
The 3rd I picked up the keys in the lunch break and I visited for the first time my new room, that is going to be mine for the next two years (hopefully).
Good sizes:
1. quite cozy and new;
2. two windows, so a lot of light (only the rooms in the corner have them);
3. my private bathroom (it is the first time in my life that i don't have to share it, i feel like a queen now!);
4. little private fridge, that is confusion because all the time you go to the common kitchen you have to bring in and bring back the food. But at the same time you have your fridge, you put whatever you want and if you want something to eat you do not have to move your ass;
5. you can choose the furniture you want and personalize it
6. quite, never heard screaming or people partying in my corridor for now (lets hope for the best in the future)
7. almost all my friends are studying in the university and obviously they live in the campus, and finally I can meet easily with them without any drama as before
8. now i'm like 7 minutes by walk from the university (before 20 mins BY BUS)

Bad sizes:
1. quite small because of the private bath but to be a corridor and for the price I am paying it is fair
2. you have to buy everything by your own (bed, table, chair, and also the internet router...) and it is a lot of money here
3. 14 people in a corridor is a lot (but in 3 days i was able to glimpse five of my flatmates, and I was able to present myself to one of them but I do not even remember his name, and the kitchen is literally empty almost all the day. People just make food there and they leave. And also on Friday no people in the kitchen screaming, no a sound from the kitchen, really. I was living with 4 people in Pisa and it was much more messy that these corridor, and we were really quite girls! I'm amazed by Swedish people!
4. it is far from the center (if you want to go by walk you can take 1 hour, so you need always the bus)

Pictures fom the first day:
Entrance
The "fridge" side
View to the room from the entrance side (no the window is not crooked, it's just me in a hurry)
Bath (mmm, yeah, interesting!)
As you can see it is nice and the good sizes overcome the bad ones!
So, that's my new room. I am more than happy now here, I really feel excited for my new space, and I can not wait to settle down definitely.
I will create a post (moving to campus 2) in which I will show you how I furnished it... and i hope you are going to give me good suggestions.
See u!

domenica 2 ottobre 2016

"Winter is Coming", at least in Sweden

La Svezia è una Nazione meravigliosa. E se chiedi a qualche non svedese di dirti la prima cosa che gli passa per la testa quando dici Svezia, la prima cosa sarà probabilmente tra le seguenti "freddo", "ikea", "alberi" o "polpette dell'ikea".
Esperimento sociale fatto da me.
(Tengo a precisare che nessun animale è stato maltrattato durante lo svolgimento.)
Meglio dire il disclaimer per tutti gli animalisti in sala, non si sa mai...
Battuta del giorno archiviata, non è successo molto in questi giorni. Sfortunatamente a causa dell'influenza, presa probabilmente in biblioteca, non sono stata in grado di uscire di casa e sono rimasta rintanata sotto le coperte come un tasso in letargo, mentre fuori la situazione in quanto a livello di gelo è peggiorata parecchio.
Stamane siamo arrivati alla modica cifra di 5 gradi alle 10 del mattino. Ora alle 11 siamo a 7. Con una massima che Google caro prevede aggirarsi intorno ai 12.
E fuori c'è un bellissimo sole. Immaginatevi se non ci fosse. Ancora non ho messo il naso fuori per poter godermi a pieno questo bel teporino ottobresco (esiste sto termine? mah) però ho dovuto aprire le finestre per cambiar aria di tanto in tanto e non è stato piacevole.
Parevo Gandalf contro Balrog a Moria solo che invece di avere uno scettro tenevo il phone e il mostro era il freddo scandinavo che entrava dalla finestra.



La cosa meravigliosa, e non scherzo per niente in questo caso, sono i nuovi colori che in questi ultimi giorni la natura svedese sta lentamente acquistando. Il verde sta lasciando spazio al rosso e al grigio e presto, sono sicura, sembrerà di stare in una fiaba. L'autunno mi porta quel senso buono di nostalgia e malinconia che, ammetto, adoro.
Come di qualcosa che sta passando ma che è giusto che sia così... perché sai che è nella natura delle cose.
La trasformazione non è completata, ma sta rapidamente avvenendo e provvederò a documentare la bellezza della natura con la mia macchina.
Oggi, ritornando alla rubrica #progettidelgiorno, dato che l'influenza mi è per lo più passata credo che potrò (finalmente) uscire in quanto ho notato che in casa riesco a fare poco rispetto a quello che dovrei per quanto riguarda lo studio quindi nel pomeriggio prenderò l'autobus e resterò nella biblioteca dell'università fino a tardi suppongo. Tanto chiude a mezzanotte l'aula lettura. Meglio, così riesco a rimettermi del tutto in pari con gli studi!
Per la rubrica #grandinovità niente di che in vista. A casa grazie al cielo, per quanto riguarda il problema di famiglia, pare si stia risolvendo pian piano quindi non sarà necessaria la mia presenza a casa nelle prossime settimane come avevo temuto. E' terribile stare a 2000 km dai tuoi e non poter fare niente quando qualcosa di grave succede.
Stessa cosa vale al contrario per i miei genitori, inoltre per me c'è la paura che se mi succede qualcosa sinceramente non so bene a chi davvero rivolgermi e so che i miei genitori non potranno essere qui ad aiutarmi.
Non sto dicendo niente di nuovo, lo so.
Effettivamente invece per quanto riguarda la stanza che ho dal 1° Ottobre al campus, ancora non vi ho avuto accesso perché Sabato e Domenica l'ufficio è chiuso (mannaggia a voi!) pero' mi hanno scritto di andare da loro domani all'1 del pomeriggio così finalmente avrò quelle benedette chiavi.
Il problema è che è completamente vuota la stanza quindi domani sul tardi mi dovrò catapultare all'Ikea come una pazza e farmi arrivare la roba nel minor tempo possibile.
Ancora non ho realizzato che entro tre giorni dovrò lasciare la stanza della famiglia svedese (che terrò fino al 5) ed andare al campus, wow. Non mi sembra vero. Vi farò sapere di più.
A presto e buon Ottobre a tutti!