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domenica 2 ottobre 2016

"Winter is Coming", at least in Sweden

La Svezia è una Nazione meravigliosa. E se chiedi a qualche non svedese di dirti la prima cosa che gli passa per la testa quando dici Svezia, la prima cosa sarà probabilmente tra le seguenti "freddo", "ikea", "alberi" o "polpette dell'ikea".
Esperimento sociale fatto da me.
(Tengo a precisare che nessun animale è stato maltrattato durante lo svolgimento.)
Meglio dire il disclaimer per tutti gli animalisti in sala, non si sa mai...
Battuta del giorno archiviata, non è successo molto in questi giorni. Sfortunatamente a causa dell'influenza, presa probabilmente in biblioteca, non sono stata in grado di uscire di casa e sono rimasta rintanata sotto le coperte come un tasso in letargo, mentre fuori la situazione in quanto a livello di gelo è peggiorata parecchio.
Stamane siamo arrivati alla modica cifra di 5 gradi alle 10 del mattino. Ora alle 11 siamo a 7. Con una massima che Google caro prevede aggirarsi intorno ai 12.
E fuori c'è un bellissimo sole. Immaginatevi se non ci fosse. Ancora non ho messo il naso fuori per poter godermi a pieno questo bel teporino ottobresco (esiste sto termine? mah) però ho dovuto aprire le finestre per cambiar aria di tanto in tanto e non è stato piacevole.
Parevo Gandalf contro Balrog a Moria solo che invece di avere uno scettro tenevo il phone e il mostro era il freddo scandinavo che entrava dalla finestra.



La cosa meravigliosa, e non scherzo per niente in questo caso, sono i nuovi colori che in questi ultimi giorni la natura svedese sta lentamente acquistando. Il verde sta lasciando spazio al rosso e al grigio e presto, sono sicura, sembrerà di stare in una fiaba. L'autunno mi porta quel senso buono di nostalgia e malinconia che, ammetto, adoro.
Come di qualcosa che sta passando ma che è giusto che sia così... perché sai che è nella natura delle cose.
La trasformazione non è completata, ma sta rapidamente avvenendo e provvederò a documentare la bellezza della natura con la mia macchina.
Oggi, ritornando alla rubrica #progettidelgiorno, dato che l'influenza mi è per lo più passata credo che potrò (finalmente) uscire in quanto ho notato che in casa riesco a fare poco rispetto a quello che dovrei per quanto riguarda lo studio quindi nel pomeriggio prenderò l'autobus e resterò nella biblioteca dell'università fino a tardi suppongo. Tanto chiude a mezzanotte l'aula lettura. Meglio, così riesco a rimettermi del tutto in pari con gli studi!
Per la rubrica #grandinovità niente di che in vista. A casa grazie al cielo, per quanto riguarda il problema di famiglia, pare si stia risolvendo pian piano quindi non sarà necessaria la mia presenza a casa nelle prossime settimane come avevo temuto. E' terribile stare a 2000 km dai tuoi e non poter fare niente quando qualcosa di grave succede.
Stessa cosa vale al contrario per i miei genitori, inoltre per me c'è la paura che se mi succede qualcosa sinceramente non so bene a chi davvero rivolgermi e so che i miei genitori non potranno essere qui ad aiutarmi.
Non sto dicendo niente di nuovo, lo so.
Effettivamente invece per quanto riguarda la stanza che ho dal 1° Ottobre al campus, ancora non vi ho avuto accesso perché Sabato e Domenica l'ufficio è chiuso (mannaggia a voi!) pero' mi hanno scritto di andare da loro domani all'1 del pomeriggio così finalmente avrò quelle benedette chiavi.
Il problema è che è completamente vuota la stanza quindi domani sul tardi mi dovrò catapultare all'Ikea come una pazza e farmi arrivare la roba nel minor tempo possibile.
Ancora non ho realizzato che entro tre giorni dovrò lasciare la stanza della famiglia svedese (che terrò fino al 5) ed andare al campus, wow. Non mi sembra vero. Vi farò sapere di più.
A presto e buon Ottobre a tutti!

venerdì 23 settembre 2016

First month in Sweden: summary & new goals


Credits: theaccidentalextrovert.com © 

Hi guys!
Hope you're enjoying the Friday :)
I'm going to! Finally today me & my colleagues reviewed for the last time our assignment and we handed it to the professor.
So, yeah of course i will have to study but my weekend will be quite without any deadline in mind or stuff like that.
The first month in Karlstad and in Sweden is done! I arrived the 21st of August. Today is 1 month and 2 days. Wow.
And it's time to celebrate and made a some sort of summary.
In this first month several things happened: in the early days i had been staying for few time in the flat of a lovely Bulgarian girl, i moved to a host family (first time), i started the university, i had my first two written assignment in my entire life (in Italy not really common), i have been meeting people from India, Thailandia and Reunion Island, i learned by heart the n.1 bus line schedule and i have been seeing a of forests, i fed a moose, i payed 35 kr for a bus ticket (>3,5 euros) and a lot of other stuff. Positive and negative, but i think that the positive ones were many many many more!
Karlstad is the city i was expecting for? I can not say I totally fall in love with the city, that i cry as a Bieber's fans when I go to the center. I have to be honest. But i really like it and enjoy a lot the nature and its amazing and outstanding landscapes. I love the city when it's quite but not to much, i love the color of the sky in the afternoon, i love the Hej of the bus driver every time i get on the bus, the fika breaks, the student friendly environment, the kindness of the people, the singing Swedish melody when they talk to each other.
Yeah, Swedish people are kind and nice. I love them. They could look shy but i rarely see a Swede that don't openly smile to me when we start talking or don't try to help when you look like having troubles, also the most stupid one. They have dinner with open windows, because they don't have fear that the neighbor look to them or try to do the businesses... i love Swedish attitude and i love their culture.
I do not regret anything, for the second time in my life after the polish experience (yeah, i had been living in Cracow for more than one year). That's what i needed, i think.
Sometimes you obtain what you want without knowing what you really want.
Because, yeah, of course my goal was to study in Sweden and i wanted to get in contact with Scandinavian culture but i didn't really know what to expect but i think it is overcoming my expectations.
The only problem is, as Abba teach, money, money, money. Sweden is expensive for a medium class Italian like me and i am really a person emotionally attached to money. So, when i start to calculate how much i spended or how much i am going to spend here i do not really like it, and i do not really know if the money that i earned in Poland is going to be really enough in order to support my all study period of 2 years. I made a lot of sacrifices in order to have as much money as i could and now to see that is not enough is not a good feeling. After almost 2 years in which i didn't ask my parents anything, in which i was able to provide for myself everything it is not a good feeling. I know my parents are totally okay with that, they love me, and they would give me all their savings, how cares!
They were prepare to pay for me everything, so you can imagine but I don't want to.
I though about looking for a part time job but here it is practically impossible to find a job without knowing the language, so it is not a possible solution for now, unfortunately.
We will see, sometimes i just foresee too much and at the end it is not necessary and I also think that how much i am going to spend doesn't have to be a metric in order to calculate my success in this pattern. I'm learning a lot, i'm happy here and i'm improving myself and this is what matters.
So, because the first month is gone I would like to set new goals:
1. Start to seriously learn Swedish. In the next days i will have to the office for enrol myself for the SFI, a free swedish course offered by the kommun.
2. Try to foresee less. I will try in the next month to be more "daily person". It's years i'm trying, i hope it's the right time.
3. To partecipate more to the activities around the city and the one organized by the university. A lot I have been missing because I'm a lazy person, and with that i mean that basically I  like to lay in the bed during the weekend. There is the craft evening , the language café, the pub events, the waffle friday... and I never take part in this events.
4. To celebrate a nice birthday. The 27th is my birthday and few days ago i didn't really want to celebrate it because i live far from the center and even more far from the campus where everybody that i know lives and i do not have my place to host them. But thanks to the really nice girls I met in the university and their enthusiasm, i think I will organize a massive italian dinner for everybody in their common kitchen. I hope to do my best and represent Italy in the best way!
So, that is for this time. Outside it's heavily raining (it's two days that the weather is shitty) so i will take the chance to start my 1° goals of the month.
I hope you like it. If yes, i let you know you can subscribe to the blog.
See you soon!

giovedì 8 settembre 2016

Karlstad (Svezia) raccontata tramite le mie foto

Eccomi nuovamente qua! 
Come promesso ecco le foto che ho fatto di Karlstad, la cittadina svedese in cui vivo, in un pomeriggio di libertà dall'università!
Attaccato alla casa in cui mi stanno ospitando dei signori svedesi c'è un bosco enorme. 
Praticamente in un minuto a piedi pare di entrare dentro ad un documentario sull'ambiente.
E' incredibile il verde che ricopre la Svezia. Basta fare due passi (a meno che non si abiti nella Piazza principale - Stora Torget - che si ha una foresta a portata di mano).
E' una cosa meravigliosa e che amo. Dopo aver passato un anno a Cracovia, una delle città più inquinate d'Europa, è (devo ammetterlo) un sollievo poter respirare un'aria intrisa di natura e poter ammirare così tanto verde.
Quindi per prima cosa ho deciso di andare a fare due foto nel bosco.
Alcune foto sono di "bassa" qualità perché scattate con il cellulare.

Il palazzo sulla destra è dove abito io e proprio a fianco c'è il bosco.





Vicino a dove abito, nella strada verso la fermata dell'autobus, c'è un parchetto per bambini e ci sono molte pietre colorate. Non è una attrazione (ovvio), ma mi piacciono un sacco.
Vista appena si esce dal bosco. Subito iniziano le case.
Dopo il bosco, ho deciso di spostarmi altrove, nel centro.
Vista sul fiume, vicino alla statua.
Sola, la "paladina della città". La statua si trova nel centro cittadino.

Statua nella piazza centrale.
Karlstad, come ho detto nel post introduttivo, è famosa per avere il più lungo ponte di roccia della Svezia. Grande attrazione della città, tanto che c'ho trovato due turisti cinesi/giapponesi/boh nelle vicinanze. Karlstad è una sorta di Venezia.. oddio, non è sulle palafitte però ha molti canali, fiumicini, fiumi, laghi, laghetti, lagoni... il blu ed il verde la fanno da padrona. Quindi mi sono affiancata al fiume e poi e ho fatto tutta la strada fino al ponte.



Anatre che si fanno gli affaracci loro.

Finalmente il ponte! (sulla destra)



La cosa che mi ha stupito è che è vietato il transito a pedoni o biciclette, ma sopra ci passano tranquillamente gli autobus. Una scelta che non ho capito per un'attrazione turistica.


Alcune sono semplicemente "artistiche" (esagerazione), ma mi faceva piacere condividerle con voi perché comunque danno l'idea di quanto sia pacifica e semplice nella sua bellezza questa cittadina.


I miei primi venti giorni in Svezia


Ciao a tutti, ragazzi!
Come va, tutto bene? Ormai è un mese che sono arrivata a Karlstad, Svezia, Scandinavia (per essere precisi Fenno-Scandinavia). Qua l'estate (se così possiamo chiamarla) pare reggere con temperature sui 20° C verso mezzogiorno, che non credo sia male. Ovvio, a voi puo' non sembrar tanto pero' vi assicuro che è buono. Non si suda come dei cani, ma si sta bene, devo dire. Certo, i 20° C si raggiungono nelle giornate belle, col sole. Basta una nuvola di troppo e un po' di vento che senti immediatamente freddo. Miracolo che ancora non abbia preso l'influenza.
Un giorno senza sole puo' portare le temperature in picchiata, verso i 13/5°C, con un 5/6°C notturno. Grazie al cielo Karlstad è indicata nelle guide turistiche come una delle città più soleggiate della Svezia, e sembra effettivamente vero dato che i giorni di sole per ora sono stati decisamente superiori a quelli di brutto tempo.
Una caratteristica tutta svedese è il "tempo ballerino": un minuto prima pioggia, un minuto e dieci secondi dopo sole che pare di stare ad Ischia. Proprio oggi mi ero svegliata con un bel tempo soleggiato ed ora invece il cielo è coperto di nuvole che sembrano dire "non vogliamo far piovere, solo rovinarti la giornata!".
Ebbene si, perché oggi - dato che non ho lezioni - volevo andare al Lago Värnen, il più grande della Svezia, nonché una delle principali attrazioni e vanti della città e che - mortacci mia - ancora non sono riuscita a vedere. E' un po' distante dal centro e tra assignement e lezioni non sono riuscita ancora ad andarci. Ho iniziato a dirlo in giro e la gente ha iniziato a guardarmi tipo "ma stai bene?". Quindi dovrò colmare questa mia "lacuna" al più presto!
In questi giorni, in compenso, sono successe molte cose: ho dedicato un intero pomeriggio alla scoperta della città (finalmente) e ho fatto le foto che tanto volevo e che presto postero' e  la scorsa domenica sono andata al Moose Park (Parco degli Alci) grazie ad un viaggio organizzato dall'associazione studentesca. Dato che sarò libera fino lunedì postero' due o tre post dedicati a questi avvenimenti.
L'università procede bene: come avevo intuito dall'inizio le lezioni sono poche (rispetto all'Italia dove a Pisa facevo 6/7 ore di lezioni al giorno)... a volte tornavo a casa in treno alle 9 di sera.
Qua c'è molto lavoro individuale come vi ho già detto, e anche di gruppo.
Questi ultimi giorni li ho completamente dedicati all'assignment di gruppo. E' stata una sfida per me, dato che io a Pisa non sapevo neanche cosa voleva dire "lavoro di gruppo". Tanto che quando ho fatto l'anno scorso i colloqui per il lavoro e mi chiedevano "Per questa posizione è richiesto lavoro di gruppo. Hai esperienza? Come collaboravi con i tuoi compagni, quali sono stati i tuoi principali meriti?" ed io iniziavo sistematicamente ad inventarmi cose, perché all'università vigeva il "chi fa da sé fa per tre".
L'Università di Pisa aveva e ha tanti meriti, ma quello dello sviluppo del lavoro di gruppo non era uno di quelli, sfortuna vuole.
Come ho detto, è stato impegnativo. Sono una che non è proprio fatta per i lavori di gruppo, forse perché sono sempre stata abituata a far tutto da me e fare come lo voglio io.
Nel gruppo siamo una italiana, una vietnamita ed un libanese. Il trio perfetto. Le differenze culturali c'erano e rimangono però ce l'abbiamo fatta insieme e alla fine la mini ricerca è (credo, c è da aspettare il prof) più che discreta.
Sono dei ragazzi molto svegli e simpatici, e sono contenta (nonostante le divergenze) di poter essermi confrontata con loro.
Gli assignment saranno 4, uno più difficile dell'altro ("più strumenti avete, più dovreste essere in grado di fare un lavoro completo, più simile ad una vera dissertation" ha detto il prof); saranno tutti in gruppo ed insieme valgono 40 punti sui 100 finali per il voto.
In attesa dei risultati e della nuova parte del corso di lunedì studierò e mi rilasserò, e cerchero' di essere più presente nel blog.
Un abbraccio a tutti!
Franci


giovedì 25 agosto 2016

Arrivo a Karlstad

Cari amici,
finalmente sono arrivata in Svezia!
Tutto è andato esattamente come poteva (o doveva, dipende dai punti di vista) andare. Il viaggio di andata verso Milano in macchina non ha riservato sorprese nonostante il bollino rosso del contro-esodo (era domenica 21), e l'aereo è partito in perfetto orario ed è persino arrivato in anticipo all'aeroporto di Göteborg Landvetter. 
Essendo il secondo aeroporto più grande della Svezia c'è voluto un po' per le valigie; quindi attenti per i biglietti dei treni o degli autobus che comprate, perché quelli dei treni hanno giorno, ora e destinazione/partenza indicata e c'è l'opzione, quella più economica di prenderli senza possibilità di rimborso. Lasciate sempre ampio spazio tra l'arrivo e gli spostamenti, non si sa mai. E dato che i treni in Svezia non sono così economici l'attenzione dovrebbe essere doppia.
C'è un aspetto importante di cui dovete tenere conto prima di andare in Svezia:
il metodo più semplice e conveniente per cambiare euro in corone è rivolgersi a Forex Bank. In Polonia ero abituata a vari kantor, piccoli negozietti dove si puo' cambiare quanto si vuole senza commissioni ed ognuno se la gestiva indipendentemente (quindi con un po' di esperienza si poteva arrivare a trovare kantor che avevano tassi molto vicini a quelli ufficiali). In questo caso no, ci sono poche alternative e la più conveniente è proprio Forex. E quindi state molto attenti a quanto chiede la vostra banca per i pagamenti con carta in valuta estere, e poi una volta là valutare. Ma quello che vi consiglio a prescindere, e vale nella gran parte dei casi, è di usare la carta quando potete. Ovviamente una parte di contanti dietro nel portafoglio bisogna avercela sempre, in quanto perdere o lasciare involontariamente la carta di credito non è così impossibile come sembra, con tutti gli spostamenti che dovete fare e la fretta.
Detto ciò, una volta a Landvetter che vogliate stare a Göteborg o dobbiate muovervi ad una altra destinazione non importa: prendete un autobus/bus verso il centro città.
Ci sono due compagnie principali che troverete per i bus (Swebus e Flygbussarna). La prima fornisce generalmente viaggi in tutta Svezia, una sorta di Megabus; la seconda è specializzata solo nei trasporti aeroportuali. Io ho scelto Flygbussarna e ho pagato 95 SEK (9,5 circa euro). Ed era valido per tre mesi dal momento in cui l'ho fatto e da/per l'aeroporto. Ed hanno bus ogni 15 circa e wi-fi a bordo.
Arrivati al Terminal Nils Ericson (la stazione dei treni), per potervi spostare ad una altra località ci sono gli autobus od i treni, la cui stazione è situata proprio a fianco di quella degli autobus, quindi non vi potete sbagliare. Attenzione pero' a due aspetti:
1. Prendere in anticipo il biglietto del treno in quanto spendete parecchio meno, e fare sempre l'opzione con rischedulo o rimborso perché se no la puntualità svedese potrebbe ritorcervisi contro. Costa di più di quella base ma ne vale la pena.
Io ho preso il biglietto direttamente alla macchinetta, senza possibilità di rischedulare tanto ero lì.
2. In Stazione ho fatto una fatica tremenda nel cercare il tabellone dettagliato dei treni che partono e arrivano (dove vanno e dove si fermano). Io non sono riuscita a trovarlo, mi sono fermata solo a quello generale. Quindi state attenti prima di partire, fate qualche ricerca su internet. E inoltre attenzione a ciò: le comunicazioni generalmente sono in svedese ed inglese (perfect) ma quando hanno spostato il mi treno dal binario 3 al 4 in inglese nessuno me lo ha comunicato, quindi date un occhio al tabellone della piattaforma.
Detto ciò, sono arrivata alle 21.46 a Karlstad e una gentilissima ragazza bulgara mi è venuta a prendere alla stazione e abbiamo parlottato un po' prima di andare a letto, il che significa che mi ha dato dritte molto molto interessanti su questo paese che condividero' con voi appena ho un po' di tempo.
Il giorno successivo il tempo era buono, abbiamo deciso di fare un giretto in centro e rilassarci: la città conta 80mila anime, quindi il centro è molto piccolo ma adorabile.
Credo che Karlstad sia proprio la tipica cittadina svedese e sono molto felice di esservi arrivata.
Nel prossimo post vi racconterò di più.
Un abbraccio,
Fra

martedì 23 agosto 2016

Partenza per la Svezia

Oggi e' il gran giorno. Finalmente dopo un anno e più di attesa riuscirò a coronare quello che non è un sogno ma posso tranquillamente considerare una ambizione coronata: studiare in inglese ciò che mi piace all'esterno, in una delle nazioni che più mi affascinano, la Svezia.
Ancora non riesco a credere di avercela fatta, devo essere sincera. Sono molto contenta e c'è una ragione: prima d'ora sfortunatamente la maggioranza di ciò che è successo nella mia vita è stata o una scelta quasi obbligata o un percorso non aspettato (come il mio anno in Polonia), ma in questo caso le strade che potevo percorrere erano una ventina e una buona parte più facile da percorrere, e non posso di certo lamentarmi del risultato che sono riuscita ad ottenere a seguito dei miei sforzi. Questo non mi rende di certo speciale, ma sicuramente ciò mi dà una sicurezza psicologica che credo mi sarà molto utile quando poi affronterò in futuro momenti delicati nella mia vita.
La mia amata Ryanair mi dà la possibilità di partire da Orio al Serio ed arrivare in quel di Goteborg Landvetter. Da lì strada non troppo complicata: autobus fino alla stazione dei treni, da lì posso prendere il treno per Karlstad. Arriverò molto tardi ma grazie a Couchsurfing sono riuscita a trovare una ragazza bulgara che mi molto gentilmente mi ospiterà. Per gli ostelli era difficile: la reception chiudeva molto presto, ed era impossibile poter fare il check-in in tarda serata, e l'opzione hotel sinceramente era troppo dispendiosa (ho visto del 100/120 a notte come se piovesse). Spero tutto vada per il meglio. Sono “agitata”, ma di quell'agitazione buona, che fa bene prima di una nuova avventura come quella che sto per vivere. L'aereo mi aspetta, vediamo cosa succede!
Questi giorni saranno difficili, entro tre/quattro giorni pero' potro' aggiornarvi sulla situazione direttamente là, raccontandovi le prime impressioni.
Fra