Giorno di giubilo! Oggi è arrivata la lettera dallo Skatteverket in cui finalmente c'è il mio tanto amato e aspettato personnummer.
Per chi non lo sapesse, è una specie di codice fiscale svedese senza il quale NON ESISTI.
Per la connessione, per la palestra... ne hai bisogno.
Io ho visto gente stare uno o due anni e non ottenerlo per varie ragioni e mettersi le mani nei capelli dalla disperazione.
Traumatizzata da tutte queste testimonianze, neanche una settimana dopo essere arrivata in Svezia sono andata all'Ufficio delle Entrate (lo Skatteverket appunto) e ho fatto domanda.
Sapevo di averne diritto in quanto vivrò per ragione di studio per più di un anno in Sverige.
Non sapendo bene che documenti dare ed essendo la tizia molto incline al "damme quello che te pare, vedemo, semmai te 'o dimo se ce manca quarcosa" ho tirato fuori risultati di ammissione, il passaporto e contratto di affitto.
Una collega mi si è avvicinata alla fine e mi dice (testuali parole, dall'inglese) "avrai il personnummer, quando ti arriva puoi richiedere la Identitetskor compilando questo modulo".
(Nota: l'Identiteskor, come è facile intuire, è una sorta di Carta di Identità. Questo non vuol dire che sei magicamente svedese ma semplicemente è un modo per identificarti ulteriormente, che pero' non è obbligatorio).
Quell'"avrai il personnummer" mi suonava strano, però c'ho voluto credere e, come nelle più fiabe, dopo una settimana e mezza mi arriva una letterina dall'Ufficio con i documenti che dovevo portare in più: prova delle risorse finanziare per sostenermi, tessera sanitaria e foglio con timbro dell'università attestante i miei studi.
Glieli ho portati, semplicemente, e dopo tre settimane dalla richiesta, e a un giorno dallo scoccare del primo mese in Svezia mi è arrivato il numero magico!
Il personnummer è composto semplicemente da YYMMDD-NNNN. Year, Month, Day, e quattro cifre "segrete".
Pensa te se uno per quattro cifre deve stare ad impazzire.
Personalmente, scherzi a parte, ho trovato gli impiegati competenti e gentili, l'iter abbastanza tranquillo e veloce (forse perché non sto a Stoccolma o Malmö). Mi aspettavo più grattacapi e rimbalzi invece mi hanno positivamente sorpreso.
Per celebrare questo avvenimento nei prossimi giorni andro' all'ufficio comunale per iscrivermi al corso base di svedese, lo SFI (Svenskundervisning för invandrare - si, lo svedese è una lingua meravigliosa - o, se vi piace di più, Swedish for Immigrants).
Il servizio è gratuito e con il personnummer finalmente ne avrò diritto.
E' vero che lo svedese non è la lingua più parlata al mondo (credo seriamente che come diffusione si avvicini al dialetto romano), ma
Non so perché ma mi sento troppo eccitata.
Alcuni di voi forse sapranno che prima della Svezia sono stata un anno in Polonia e con il polacco non è stato grande amore. C'ho provato, giuro, ma la lingua per noi non ha quasi niente in comune ed è grammaticalmente impossibile.
Tanto per farvi ridere un po' vi faccio vedere le varianti di due (forma base in polacco dwa). Se in italiano ed in inglese abbiamo una forma (poracci noi, proprio) in polacco, signori e signore, non ce ne sta una, non due, non tre... ma in super offerta, solo per voi *rullo di tamburi* DICIASSETTE.
Io giuro che dopo aver visto questo mi sono cadute le braccia e ho detto tra me "sono negata nelle lingue, sono già abbastanza fuori di testa e non voglio perderla del tutto".
Questa scelta pero' mi ha comportato delle difficoltà e mi sono sentita sempre limitata, nonostante a Cracovia (la seconda città della nazione dove ho abitato) praticamente anche i muri parlassero inglese.
Non voglio avere lo stesso feeling, voglio poter conoscere la Svezia e gli svedesi al meglio, senza barriere. Parlare la lingua è molto importante. So che posso dire una cosa ovvia ma è dannatamente vero: senza la lingua è davvero difficile sentirsi parte e capire la nazione in cui si vive. Chi ha vissuto in una nazione senza sapere la lingua sa a cosa mi riferisco e dato che lo svedese è molto ritmato, divertente e relativamente facile a livello di grammatica credo di poterlo davvero imparare.
Detto ciò, manca solo un giorno al mio mese in Svezia e meno di sette giorni al mio compleanno, ed è ora che mi rimetta a studiare.
Scusate l'off topic sul polacco ma ho pensato fosse una parentesi divertente.
Per chi avesse bisogno di info sulla Svezia un commento o un messaggio privato. No problem, davvero.
Un abbraccio, vi ses!
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martedì 20 settembre 2016
sabato 10 settembre 2016
Ancora 20 giorni e poi... CAMPUS!
Come state, amici miei? Spero tutto vada per il meglio.
Il weekend è arrivato ancora una volta a darci un po' di respiro dalla nostra vita indaffarata.
Per me, che convivo con due signori svedesi, ha significato "casa tutta per me" in quanto loro sono andati ad Oslo da un parente e per due giorni potrò fare la padrona di casa. Signori e signore, siete tutti invitati. Ovviamente scherzo: niente toga party in casa loro però un po' di "solitudine" ogni tanto mi ci vuole.
Per chi non mi conoscesse spiego meglio: mi chiamo Francesca e sono arrivata in Svezia per ragioni di studio il 21 di Agosto. Attualmente sono ospite (pagando) a casa di due signori svedesi perché nel campus fino ad ottobre non c'era neanche una stanza disponibile. Guardate i post più vecchi se siete interessati a saperne di più della mia vita.
E' da poco che sto in Svezia (ebbene sì) ma mi trovo molto bene da questi signori e la città, Karlstad, è molto verde e soleggiata.
Mi sto affezionando a loro, perché sono discreti, molto molto gentili e premurosi.
All'inizio volevo disperatamente il campus, che è molto vicino all'Università, mentre questa casa è a 20 minuti di autobus nonostante la città sia abbastanza piccola ed ero, in primis, assolutamente riluttante all'idea di vivere con dei signori di cinquant'anni. Credo qualcuno mi puo' capire.
Pero' pian piano col tempo ho iniziato a cambiare idea... e ieri sera l'ho cambiata del tutto! Alé!
Infatti ho avuto la bella idea di non andare in centro con i miei colleghi di università ma partecipare ad un party al campus, per la prima volta da quando sono arrivata.
IL DELIRIO. C'erano almeno tre party in tre diversi palazzi con musica a tutto volume e la gente (il 99%) completamente ubriaca.
Tanto che sono arrivati i tipi della sicurezza dicendo che avevamo ricevuto una segnalazione perché la musica era troppo alta. La cosa bella è che il campus l'han fatto praticamente in mezzo alla foresta apposta per evitare situazioni del genere...
Una ragazza che conosco mi ha confermato che c'è almeno un party ogni sera.
Il quartiere in cui vivo ora è residenziale (stragrande maggioranza famiglie con figlioletti) quindi praticamente non senti manco le foglie che si muovono, al massimo qualche bambino che urla correndo. E la pace che c'è, con la foresta a due passi, mi piace molto.
Io credo forse che sia una delle cose che apprezzo di più di questa città: la tranquillità che si respira.... anche nel centro cittadino.
Quando andrò nel campus invece mi dovrò fare delle belle serate a tunz tunz tunz para tunz quando il giorno dopo mi dovrò svegliare alle 7.
Sinceramente non sono mai stata in un vero e proprio campus (in Italia non si usa) quindi ora che ci penso forse non mi attira così tanto.
Ma ormai è andata e comunque non sarei potuta stare più di tanto con loro.
Forse sto solo invecchiando e diventando come mia nonna che si lamentava sempre... vedremo.
In the meanwhile mi godo questa casettina sola solettina, e non voglio pensare troppo al futuro.
Al tunz tunz avrò ancora tempo.
Buon sabato a tutti!
Il weekend è arrivato ancora una volta a darci un po' di respiro dalla nostra vita indaffarata.
Per me, che convivo con due signori svedesi, ha significato "casa tutta per me" in quanto loro sono andati ad Oslo da un parente e per due giorni potrò fare la padrona di casa. Signori e signore, siete tutti invitati. Ovviamente scherzo: niente toga party in casa loro però un po' di "solitudine" ogni tanto mi ci vuole.
Per chi non mi conoscesse spiego meglio: mi chiamo Francesca e sono arrivata in Svezia per ragioni di studio il 21 di Agosto. Attualmente sono ospite (pagando) a casa di due signori svedesi perché nel campus fino ad ottobre non c'era neanche una stanza disponibile. Guardate i post più vecchi se siete interessati a saperne di più della mia vita.
E' da poco che sto in Svezia (ebbene sì) ma mi trovo molto bene da questi signori e la città, Karlstad, è molto verde e soleggiata.
Mi sto affezionando a loro, perché sono discreti, molto molto gentili e premurosi.
All'inizio volevo disperatamente il campus, che è molto vicino all'Università, mentre questa casa è a 20 minuti di autobus nonostante la città sia abbastanza piccola ed ero, in primis, assolutamente riluttante all'idea di vivere con dei signori di cinquant'anni. Credo qualcuno mi puo' capire.
Pero' pian piano col tempo ho iniziato a cambiare idea... e ieri sera l'ho cambiata del tutto! Alé!
Infatti ho avuto la bella idea di non andare in centro con i miei colleghi di università ma partecipare ad un party al campus, per la prima volta da quando sono arrivata.
IL DELIRIO. C'erano almeno tre party in tre diversi palazzi con musica a tutto volume e la gente (il 99%) completamente ubriaca.
Tanto che sono arrivati i tipi della sicurezza dicendo che avevamo ricevuto una segnalazione perché la musica era troppo alta. La cosa bella è che il campus l'han fatto praticamente in mezzo alla foresta apposta per evitare situazioni del genere...
Una ragazza che conosco mi ha confermato che c'è almeno un party ogni sera.
Il quartiere in cui vivo ora è residenziale (stragrande maggioranza famiglie con figlioletti) quindi praticamente non senti manco le foglie che si muovono, al massimo qualche bambino che urla correndo. E la pace che c'è, con la foresta a due passi, mi piace molto.
Io credo forse che sia una delle cose che apprezzo di più di questa città: la tranquillità che si respira.... anche nel centro cittadino.
Quando andrò nel campus invece mi dovrò fare delle belle serate a tunz tunz tunz para tunz quando il giorno dopo mi dovrò svegliare alle 7.
Sinceramente non sono mai stata in un vero e proprio campus (in Italia non si usa) quindi ora che ci penso forse non mi attira così tanto.
Ma ormai è andata e comunque non sarei potuta stare più di tanto con loro.
Forse sto solo invecchiando e diventando come mia nonna che si lamentava sempre... vedremo.
In the meanwhile mi godo questa casettina sola solettina, e non voglio pensare troppo al futuro.
Al tunz tunz avrò ancora tempo.
Buon sabato a tutti!
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