domenica 16 ottobre 2016

La particolare concezione di privacy in Svezia

In Italia siamo abituati ad un certo livello di privacy, come è giusto che sia, quindi nessuno dal tuo nome può risalire ad altri dati, a meno che lasci che Fb lo faccia per te.
Ieri per caso ho messo il nome di un professore su Google per trovarne la mail e mi sono ritrovata vari risultati riguardanti "hitta.se" o "eniro.se". Entro e trovo informazioni abbastanza dettagliate però sembra un profilo generato automaticamente, tipo Pagine Gialle.
Con la pulce nell'orecchio decido di cercare il mio nome e mi trovo su hitta.se.
Questa la schermata dopo aver cercato "Francesca Tognetti" sul portale.



















Data di nascita, indirizzo, interno, piano, le persone con cui convivo, i miei vicini (e i dati, come i miei, di tutti i miei vicini), mappa con indicazioni su come arrivare a me, numero di telefono e persino l'onomastico. Gruppo sanguigno ed albero genealogico e stai apposto.
Il mio numero di telefono non c'è indicato perché quando arrivai diedi l'italiano e molto probabilmente il sistema non lo ha riconosciuto valido e non lo ha inserito, ma ho visto i profili dei miei ex coinquilini e il telefono c'è tranquillamente. Ex coinquilini perché lo Skatteverket, l'Agenzia dell'immigrazione, non ha ancora aggiornato i dati e ho ancora il vecchio indirizzo indicato su hitta.se.
Finché uno sia chiama Hans Svensson (nome super comune) e abita a Stoccolma (la capitale) magari la ricerca si fa un po' difficile ma se sei straniero ed abiti in una piccola cittadina, cinque secondi ed il gioco è fatto. Su hitta.se, metti il nome e te li suggerisce anche. E se ti chiami Francesca Tognetti non è che hai tanta concorrenza.
Ieri sera ho chiesto aiuto ad un gruppo di italiani in Svezia e uno di loro addirittura mi ha indicato un sito, ratsit.se, dove è possibile sapere il reddito annuo del tuo vicino o di chiunque tu voglia.
Privacy, ti ho voluto bene.
Non voglio gridare allo scandalo del secolo o mobilitare l'Ambasciata italiana né giudicare la trasparenza svedese però effettivamente mi dà un po' noia che i miei dati siano accessibili a chiunque sappia che sono in Svezia e conosce il mio nome e cognome. Con quale diritto queste persone possono sapere i miei dati?
Basta che si metta francesca t che ti dà anche i suggerimenti nel caso non te lo ricordassi bene e avessi dei dubbi.


Insomma, questa cosa mi sta dando abbastanza noia ma dimostra quanto effettivamente il concetto di privacy cambi dalla nostra Italia alla Svezia, e dovrebbe far riflettere sui motivi perché ciò avvenga.
Chiedendo in giro ho scoperto ovviamente che è tutto legale, che quando si va allo Skatteverket a dare i proprio dati questi diventano di dominio pubblico e che anche molte persone famose hanno il loro profilo su hitta.se. Punto.
Il fatto che per gli svedesi sia normale una cosa del genere fa pensare molto, e forse fa pensare specialmente a quanto ognuno si faccia gli affari propri, senza andare a curiosare nella vita altrui. 
Quante volte ho visto nella vecchia zona residenziale le case davanti dove la gente mangiava, si divertiva o faceva i propri affari senza tirare le tende (qua non esistono le persiane), forse sapendo che il vicino gli affari loro non se li sarebbe fatti perché loro stessi di andare a ficcanasare in quella degli altri proprio non ne hanno l'istinto. 
Si facesse una cosa del genere in Italia? Dio ce ne scampi davvero. Ognuno a guardare il reddito del vicino di casa o del cugino. La Nazione andrebbe al collasso. 
Insomma, se da un lato questa cosa personalmente non mi fa piacere, dall'altra sono contenta di aver scoperto (anche se a mie spese) un lato molto interessante della Svezia, che svela effettivamente molto sulla loro mentalità.
Voi che ne pensate? Fatemelo sapere, e mi raccomando, se avete conoscenti in Svezia sappiate che potete andarli a stalkerare quando volete, chiamandoli alle 2 di notte o piazzando mortaretti sotto casa loro.
Buon divertimento!

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