mercoledì 17 agosto 2016

5 punti da considerare prima di lasciare l'Italia

Svezia, Stati Uniti, Messico, Inghilterra... qualunque sia la nazione che si simpatizzi come destinazione ci sono sempre dei punti da considerare prima di prendere una decisione definitiva.
Ovviamente ognuno ha il proprio carattere e il proprio background che influiranno in maniera determinante il percorso che si intraprende. C'è chi lo troverà estremamente difficile e penoso e chi no. Io personalmente mi considero facente parte del secondo gruppo dato che alle spalle ho già un esperienza all'estero di un anno e che non sono così legata alla mia città natale. Inoltre mi considero una persona molto (fin trooppo) open-minded: amo viaggiare pero', se un posto mi intriga, non mi basta vederlo per sentirmi soddisfatta, voglio venire in contatto con la vita del paese che mi ospita. Non sono una gira mondo (perché non me lo posso permettere, ahimé) pero' quando posso cerco di mettere qualche soldino da parte per auto-finanziare i miei progetti.
Venendo a noi, quali sono i passaggi fondamentali?
1. Scelta della nazione
C'e' chi sa già, per un motivo o per l'altro, il paese in cui andrà a vivere. Parenti, fidanzati o altri fattori possono portarci ad una scelta obbligata. Ma se non abbiamo nessuno? Beh, vediamo i due casi.
a) Studio. Fate un'analisi del vostro percorso di studi, ponete dei paletti di fin dove potete aspirare accettando i vostri limiti (probabile voto di diploma/laurea in primis). A quel punto fatevi un'idea, mettete le preferenze per paese in secondo piano, se potete. Ogni università è migliore in un corso di studi, vedete quale vi interessa di più e fatevi un giro nei siti delle istituzioni. Questo richiederà un bel po' di tempo.
NOTA BENE: Se dovete andare all'estero per studio preparatevi ALMENO un anno prima: tra certificazioni di inglese ed altro prima vi muovete per organizzate il tutto meglio è. Ogni università richiede un livello minimo di inglese certificato. Inoltre gli studenti stranieri sono richiesti applicare molto prima degli studenti nazionali (in Svezia ad esempio è aprile l'ultimissimo turno, e molte università neanche vi partecipano).
b) Lavoro. In quel caso è leggermentissimamente più semplice. Non vi è bisogno di scegliere categoricamente una nazione in anticipo perché, con lo sviluppo della tecnologia dell'informazione a cui siamo arrivati, tramite siti specializzati si puo' avere accesso a tantissime offerte di lavoro. Un giorno, se vorrete, posso creare un post con un elenco dei più gettonati per le destinazioni europee.
Ovviamente andate per posizione offerta, società e retribuzione. Inviare cv non costa nulla, e i colloqui si possono fare tranquillamente online tramite Skype senza bisogno di essere necessariamente in loco. Questo vi renderà leggermente meno appetibili ma è il prezzo da pagare per poter cercare dal divano di casa propria.
2. Pianificazione part 1
Quando sarete stati accettati dall'università o finalmente assunti, dopo aver gioito come dei dannati nel 99,9% dei casi dovrete pianificare il volo o il viaggio in macchina; per il primo caso vi consiglio di farlo immediatamente, proprio mentre saltellate per la stanza allegri. Soprattutto per compagnie low-cost come Ryanair più si avvicina la data più i prezzi irrimediamente salgono.
3. Raccolta dati
La maggior parte del lavoro l'avete fatto, ragazzi. Congratulations! E a quel punto parte il "devo sapere tutto". Ovviamente precedentemente avrete iniziato ad informarmi sulla città e il paese nel quale andrete ma ora, dato che ormai è deciso vi resta solo da diventare una specie di Neo che invece di imparare il kung fu immagazzina qualunque info reperibile su internet.

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Alcuni - i più avventurosi e sicuri di sé - lo trovano un passaggio in parte bypassabile ("se sai tutto prima non c'è gusto", direbbe un mio amico), ma vi assicuro che vi tornerà utile. Soprattutto se siete alla prima esperienza fuori di casa, vi darà una sicurezza che vi aiuterà a evitare un freakout alla prima difficoltà una volta in loco. Tutto fa brodo. E, per quanto pianificherete bene il tutto, ci sarà qualcosa che potrà andare storto. Non preoccupatevi, fa parte del gioco.
4. Alloggio - Pianificazione part 2
Trovare un alloggio decente in un paese straniero direttamente su internet non è impossibile, soprattutto se siete studenti e c'è la possibilità di prenotare online un posto letto nel dormitorio studentesco.
Ovviamente, manco a dirlo, in altri casi, le cose si complica e la regola è mai dare anticipi o fidarsi di annunci su internet e mai dire 'si' prima. Esempi di gente gabbata si trova a bizzeffe. Consiglio evergreen? Prendere appuntamenti con alcuni proprietari, prenotare una camera in un b&b o in un ostello per alcuni giorni,
5. Partire
Biglietto alla mano, preparate la valigia senza portare con voi l'armadio. Anche nel paese in cui andrete probabilmente un H&M svedese o qualche catena a poco ce l'hanno (se le vostre finanze sono ristrette), non appesantitevi troppo. Avrete un senso di vuoto iniziale, ma la vostra avventura vi regalerà la possibilità di collezionare nuovi maglioni, nuove penne, nuovi ciondoli o supplementi d'arredo che amerete proprio perché legati a quel periodo. Partire con una mentalità aperta alla novità, lasciandosi un po' alle spalle il passato vi aiuterà ad integrarvi meglio, credetemi. La nostalgia non è l'alleata del viaggiatore.
Non a caso Intercultura incoraggia gli studenti delle superiori a restare nella famiglia ospitante per Natale proprio per non far ritornare i ragazzi nell'ambiente familiare con i vecchi ricordi e portare ad un male di casa che potrebbe rovinare l'esperienza.
Andate sereni, ce la farete!

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